Il presidente Figc: «Mi ha detto di voler fare qualcosa per i ragazzi nelle scuole e di voler lasciare qualcosa di personale alla città»
Il presidente della Figc, Gabriele Gravina, ha commentato l’assegnazione al tecnico del Napoli, Luciano Spalletti, del Premio Enzo Bearzot, riconoscimento promosso dall’Unione Sportiva Acli in collaborazione con la Figc. L’allenatore del Napoli sarà premiato il 24 marzo. Gravina ha annunciato che la Figc sta valutando di portare avanti, con Spalletti, un progetto nelle scuole. Spalletti, ha detto il presidente Figc, ha intenzione di lasciare qualcosa di personale alla città di Napoli, ha comunicato alla Federazione di voler entrare negli istituti scolastici per parlare agli studenti.
Queste le parole di Gravina:
«Al d là delle capacità tecniche e dei risultati, Spalletti merita questo importante Premio. Ho parlato recentemente con Luciano, mi ha esposto una bellissima idea che sta diventando progetto e che spiega molto della sua persona. Mi ha detto di voler fare qualcosa per i ragazzi nelle scuole e di voler lasciare qualcosa di personale alla città di Napoli. Spalletti vuole entrare nelle scuole coordinandosi con noi, per questo valuteremo le modalità per un progetto da fare insieme».
A inizio febbraio Spalletti rimproverò i bambini che avevano marinato la scuola per andare a Castel Volturno a seguire gli allenamenti del Napoli. Il tecnico si arrabbiò con loro, quando andarono a chiedergli l’autografo. Disse ai bambini:
«Come mai non siete a scuola? E quando ti dovrò allenare e non capirai cosa ti dico? Io quelli che non capiscono non li voglio».
Già a novembre scorso, del resto, parlando con la platea di Coverciano, Spalletti impartì una lezione ai giovani. All’epoca disse:
«Ci sono due modi di fare sport: calciando il pallone e studiando per capire quello che chiedo io. Studiare è uno sport, anche perché se vuoi giocare con me nel Napoli, devi capire cosa si vuole fare e dove si vuole andare. Bisogna saper calciare bene la palla e sapere quello che si dice e quello che si ascolta. Sono due sport uguali».
Ed elogiò Di Lorenzo.
«Di Lorenzo fa il capitano non solo perché è bravo a giocare ma perché ha la pagella migliore di tutti».