A Deport Total: «Succede una cosa particolare: nel Paese si vendono calciatori che valgono 10 milioni di dollari e non hanno un mercato internazionale».
L’allenatore argentino Tata Martino, reduce dall’addio alla nazionale messicana dopo il Mondiale in Qatar, ha rilasciato un’intervista al programma Deport Total, in onda in Paraguay. Ha parlato del calcio messicano.
“In Messico il business è troppo evidente: non sono contro il business, perché guadagniamo soldi dal business e ci viviamo, quelli di noi che partecipano al calcio non potrebbero sopravvivere altrimenti. Capisco che serve per continuare a crescere, ma occorrerebbe un equilibrio tale da non lasciare da parte la parte calcistica, la crescita dei ragazzi, il lavoro delle divisioni minori. Vorrei che il calcio avesse un piano non solo per trarre profitto, per fare soldi, per far fiorire il business. Che non lasciassero morire la parte del calcio che un giorno morirà per colpa del business.
Tata Martino ha parlato delle vendite di giocatori all’interno del Messico.
“In Messico succede qualcosa di particolare: ci sono vendite interne da club a club di calciatori che valgono 8 o 10 milioni di dollari e non riesco a immaginare in Argentina, è una cosa che non potrebbe esistere ma se succedesse non credo. Non immagino che all’interno valgano 10 milioni di dollari e non hanno un mercato internazionale. Quindi mi sembra che ci sia un disequilibrio, ascoltando la gente del calcio e coloro che conoscono il business. In Messico si verifica questa particolarità: è un paese molto forte, ci sono istituzioni molto solide e che pagano fior di quattrini e poi capita che ci siano cessioni importanti ma allo stesso tempo sono calciatori che uno dice dovrebbero andare all’estero e non hanno un mercato europeo, questo fa male perché stanno a casa e il calciatore non cresce”.
Tata Martino parla anche del Messico al Mondiale.
“Capisco che non è stato il risultato sperato, che per noi è un fallimento perché il Messico veniva da 7 Mondiali in cui si era qualificato sistematicamente per gli ottavi di finale e non siamo riusciti a continuare almeno con quel trend, ma resta la soddisfazione di aver disputato una bella gara nel girone che ci toccava”.