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Salernitana, Libero: «Iervolino si è montato la testa, esonera Nicola perché gli è antipatico»

La squadra granata ha 9 punti di vantaggio sulla zona retrocessione. «Nel calcio la riconoscenza non esiste, lo scorso anno Nicola fece un miracolo»

Salernitana, Libero: «Iervolino si è montato la testa, esonera Nicola perché gli è antipatico»
Empoli 14/05/2022 - campionato di calcio serie A / Empoli-Salernitana / foto Image Sport nella foto: Danilo Iervolino

Libero attacca Danilo Iervolino il presidente della Salernitana che ha esonerato Davide Nicola nonostante la Salernitana sia otto punti sopra la salvezza. Libero titola: “Iervolino si è montato la testa”. Il presidente ha esonerato Nicola dopo la sconfitta 8-2 a Bergamo. Ecco cosa scrive Libero:

La riconoscenza, si sa, nel calcio è merce rara. E, allora, capita anche che Davide Nicola, eroe della salvezza dell’anno scorso, venga esonerato dalla Salernitana, nonostante un campionato di tutto rispetto disputato finora dai granata. Perché se la sedicesima posizione in classifica potrebbe far storcere il naso a qualcuno, è evidente che i nove punti di vantaggio sulla zona retrocessione rappresentino un bottino invidiabile per una squadra che punta a salvarsi. Ma evidentemente non abbastanza per persuadere il presidente Danilo Iervolino, il quale già da mesi covava dentro di sé l’idea di allontanare il bravissimo Nicola (che, poco dopo l’ufficialità dell’esonero ha postato una foto sul suo profilo twitter: nessuna parola, ma solo l’immagine che lo ritrae in campo mentre applaude il pubblico sugli spalti dello stadio Arechi).

Il ko contro l’Atalanta pare solo un pretesto per concretizzare una decisione già presa tempo fa.Anche, e soprattutto, perché la storia tra Nicola e la Salernitana era tra le più belle, almeno in serie A. Cominciata il 15 febbraio scorso, quando il tecnico venne chiamato a Salerno per cercare una miracolosa salvezza. La squadra era ultima in classifica con 13 punti dopo 23 giornate.

La sensazione, dunque, è che la scelta di Iervolino sia dettata più da un’antipatia, da un’incompatibilità che ha poco da spartire con il calcio. E che, anzi, ha tutto il sapore di un’ingiustizia, nei confronti di un allenatore, Nicola, che in passato ha sempre dimostrato bravura e professionalità (come con l’altra strepitosa rimonta salvezza a Crotone nella stagione 2016/17: anche in quel caso l’anno dopo fu separazione).

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