Gli ispettori hanno probabilmente scambiato il coro per Kim per un coro razzista contro il belga. Non ci saranno conseguenze per il Maradona
La Gazzetta sui presunti cori contro Lukaku: frutto di un equivoco, non ci sarà seguito
Ieri il Giudice sportivo ha chiesto un approfondimento di indagine sui cori razzisti intonati dalla tifoseria del Napoli contro Lukaku, durante Inter-Napoli di mercoledì a San Siro. Nel referto, i collaboratori della Procura Federale parlano di cori contro l’attaccante nerazzurro e il Giudice sportivo ha chiesto di appurare in quale settore siedono i tifosi del Napoli quando sono al Maradona. Il fatto è che la trasferta a San Siro era vietata ai residenti in Campania, dunque, se pure ci fossero stati cori contro Lukaku, sarebbero opera di tifosi del Napoli residenti altrove dunque che non frequentano lo stadio di Fuorigrotta. La Gazzetta dello Sport scrive che non ci sarà alcun seguito sulla vicenda e annota quanto abbiamo scritto ieri, dopo la lettera inviataci da Vincenzo Langella. In realtà gli ispettori hanno scambiato il coro “Kim Kim Kim” per un attacco a Lukaku.
La Gazzetta scrive:
“Il giudice sportivo ha anche disposto un approfondimento su alcuni cori contro Lukaku provenienti dal terzo anello di San Siro. Ma la vicenda non avrà seguito. Anche perché c’è pure chi avanza l’ipotesi di un equivoco: il kimkimkimkim dei tifosi napoletani per incoraggiare il coreano percepito come un coro razzista contro il belga”.
Anche La Repubblica scrive del coro per Kim:
“Può trattarsi però di un equivoco: il verso in questione sarebbe il “Kim-Kim-Kim” scandito quando il coreano ha vinto un duello col belga. Chi non lo conosce può scambiarlo per una serie di buu razzisti”.
Nella lettera inviata al Napolista, ieri, Vincenzo Langella ieri spiegava: