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El Pais: “Bilardo andò in panchina con una bottiglia di champagne e volevano arrestarlo”

Lui si difese urlando: “È Gatorei”, cioè Gatorade. Il suo silenzio quando vede lo schermo che racconta la morte di Maradona

El Pais: “Bilardo andò in panchina con una bottiglia di champagne e volevano arrestarlo”
Db Roma 14/08/2013 - amichevole / Italia-Argentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Carlo Bilardo

El Pais ricorda la figura di Carlos Salvador Bilardo, colui che ha portato l’Argentina sul tetto del Mondo nel 1986, in Messico e che, purtroppo, è vittima di una brutta malattia.

Inizia così il ritratto dell’ex collaboratore di Maradona ai Mondiali del 2010:

Pochi minuti dopo che Leo Messi ha alzato la Coppa del Mondo in Qatar, un account Twitter ha postato la foto di un uomo anziano seduto in un salotto modesto, davanti a un tavolino e a un televisore su cui la stella argentina ha baciato la Coppa. Impotente, aveva una mano sul corpo e l’altra aperta sul divano.

Quell’uomo su Twitter era proprio Bilardo, affetto dalla sindrome di Hakim-Adams che comporta la perdita della memoria oltre che pesanti difficoltà a camminare.

El Pais ricorda due episodi particolare che descrivono al meglio “la sua genialità per il gioco e per lo spettacolo“. Il primo:

Ha raccontato anni fa in un’intervista televisiva che a Diego Maradona veniva sempre chiesto di promettergli la maglia durante la partita a quattro o cinque rivali. «E così, nei minuti finali, quei quattro o cinque aspettavano di stargli vicino quando l’arbitro stava per fischiare la fine per Diego per darla a uno, e si aprono buchi nella squadra avversaria!»

Il secondo:

Accadde che Bilardo, deciso finalmente a giocare a champagne football, si presentò sulla panchina dell’Estudiantes al Monumental con una bottiglia di champagne che posò su un tavolino dove si sedette, come se fosse in un ristorante. All’intervallo il pm di turno scese in campo per portarlo via per aver consumato alcolici durante una manifestazione sportiva. Bilardo non ci poteva credere ed esplose davanti al pm e alle telecamere: «È Gatorei, signorina!» In particolare, «Sono in campo da 50 anni, lei si sbagliava: è Gatorei, signorina». Era Gatorade. Il liquido con cui aveva riempito la bottiglia di champagne.

La conclusione dell’articolo richiama anche il ricordo di Maradona. Diego e Bilardo erano “due geni, del campo e della vita“. Quando Diego morì, a Bilardo venne comunicato solo qualche giorno dopo e, nonostante la malattia, la sua reazione fu da brividi:

Bilardo vede lo schermo che racconta la morte di Diego e non dice niente. Unisce le mani e basta.

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