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“All’interno della Federcalcio francese c’era un’atmosfera sessista e violenta” (l’Equipe)

Descrivono gli ultimi tempi della Federcalcio francese come “la deriva di un potere solitario senza alcuno strumento di regolazione interna”.

“All’interno della Federcalcio francese c’era un’atmosfera sessista e violenta” (l’Equipe)
Db Bari 01/09/2016 - amichevole / Italia-Francia / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Noel Le Graet

L’Equipe ritorna sul famoso audit che coinvolge tutta la Federcalcio francese e soprattutto l’ex presidente Le Graet, che nel frattempo si è messo da parte (non si è dimesso) a seguito delle accuse di molestie.

Oggi infatti tre funzionari del governo incaricati, testualmente, “della missione dell’Ispettorato generale di audit e controllo sulla gestione della Federcalcio francese e sul rispetto degli obblighi ad essa connessi”, hanno consegnato una copia della relazione finale al sopracitato Le Graet, alla direttrice generale Florence Hardouin e Philippe Diallo in quanto presidente ad interim della federazione.

Scrive l’Equipe:

Secondo le nostre informazioni, la versione della FFF, trasmessa da Philippe Diallo al comitato esecutivo, non risparmia l’organismo, al di là dei suoi due principali dirigenti. «Il Comex è identificato come luogo di scoperte e consenso; che è senza dubbio una delle conseguenze del voto di lista bloccata che non lascia spazio ad opposizioni e induce a una strategia politica che consiste nello schierarsi dietro al presidente, capolista, non appena scadono i mandati dei membri del comitato esecutivo statutariamente legata a quella di presidente», si rammaricano i relatori. Per quanto riguarda il funzionamento del FFF, il rapporto rileva che «questa organizzazione atomizza il trattamento dei oggetti», con «un’organizzazione a geometria variabile».”

L’Equipe passa poi a descrivere la ferocia della politica tutta interna alla federazione, con un presidente che “lascia che la situazione degeneri“. All’interno della Fff c’è un’ atmosfera “sessista e violenta, che ha regnato all’interno del Comitato Direttivo fino al 2020“.

E poi ancora, si parla di “una vicinanza operativa tra il direttore generale e il presidente che si è evoluta in modo tossico”. E criticano il ruolo di Florence Hardouin nel comitato esecutivo della Uefa, secondo loro “funzioni incompatibili con il lavoro di direttore generale“, perché “partecipa all’esercizio di una forma di autorità sul suo datore di lavoro, la FFF.

Una federazione che dall’estate del 2022, sotto Le Great, ha mostrato “forti segnali di indebolimento, quelli della fine di una storia. Il presidente moltiplica quelle che alcuni definiscono “sbandate“, ma che illustrano la deriva di un potere solitario senza alcuno strumento di regolazione interna“.

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