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Come faranno gli argentini campioni del mondo a tornare ai meschini impegni di Premier? (Guardian)

Di solito c’è un mese di pausa per resettare, stavolta pochi giorni. Dopo la finale di Doha, si può forse incolpare gli argentini se non avranno stimoli per impegnarsi? 

Come faranno gli argentini campioni del mondo a tornare ai meschini impegni di Premier? (Guardian)
Argentina's goalkeeper #23 Emiliano Martinez celebrates after his team scored in the penalty shootout during the Qatar 2022 World Cup final football match between Argentina and France at Lusail Stadium in Lusail, north of Doha on December 18, 2022. (Photo by Kirill KUDRYAVTSEV / AFP)

Come faranno gli argentini campioni del mondo a tornare ai meschini impegni di Premier? (Guardian)

Come faranno i cinque giocatori argentini vincitori della Coppa del Mondo che militano nelle squadre inglesi a trovare nuovi stimoli per giocare in Premier League alla ripresa del campionato? Come faranno a tornare alla vita civile, alle occupazioni volgari del quotidiano? Se lo chiede, sul Guardian, Jonathan Wilson.

“Dopo il finale operistico a Doha, si può incolpare gli argentini se niente di tutto ciò sembra avere molta importanza, se guardano i banali litigi della Premier League e si ritrovano a lottare per impegnarsi?”.

A Buenos Aires si è assistito a scene straordinarie, dopo la vittoria dell’Argentina al Mondiale. Quasi cinque milioni di persone si sono riversate in strada per salutare i vincitori della Coppa del Mondo. Talmente tanti da aver costretto le autorità ad interrompere la festa e a portar via la squadra con un elicottero.

“Ci sono state varie riprese di giocatori che fumavano sigari e bevevano vino rosso da bottiglie di plastica segate. Perché no? Che cos’è il calcio se non celebrare la più grande gloria che il gioco può portare? Ma come fanno quei giocatori a tornare alla vita civile, alle meschine preoccupazioni del quotidiano?”.

Alexis Mac Allister, per esempio, che alla vigilia di Natale ha compiuto 24 anni, ha ricevuto due settimane di ferie dal Brighton, cosa sicuramente giusta:

“come si può passare da un ruolo chiave in una vittoria della Coppa del Mondo a una difficile partita in trasferta a Southampton?”

Quello di Mac Allister è il caso più intrigante, scrive il Guardian, “c’è qualcosa di meraviglioso nel fatto che un giocatore del Brighton sia campione del mondo”, ovviamente il mese di gennaio lo vedrà al centro delle chiacchiere di mercato e per lui sarà solo più difficile il reinserimento nella normalità.

Ma lo stesso discorso vale per Emi Martínez, che probabilmente ha “raggiunto il picco domenica scorsa”. O per Cristian Romero e Lisandro Martínez, o ancora per il 23enne Julián Álvarez.

“Dopo le celebrazioni ufficiali a Buenos Aires, è tornato nel suo villaggio natale di Calchín a Córdoba, dove ha sfilato per le strade sul retro di un’autopompa, a sirene spiegate. Può realisticamente sognare scudetti e Champions League, glorie nel suo futuro. Ma finora ha giocato da titolare solo tre partite di campionato in questa stagione; la priorità per lui al Manchester City è trovare il modo di giocare al fianco di Erling Haaland”.

E tutto questo non vale solo per i vincitori del Mondiale.

“Come reagirà Hugo Lloris alla delusione per la sconfitta in finale? Harry Kane sarà ossessionato dal rigore sbagliato contro la Francia?”.

E Kevin De Bruyne? Fabian Schär? Bernardo Silva e Bruno Fernandes?

Di solito, però, c’è un mese per resettare i giocatori dopo un torneo, mentre stavolta è questione di giorni. Questo lascia tutto in balia del caso. Anche perché, da qui alla fine della stagione, “c’è un sacco di calcio“. Mancano ancora più di cinque mesi alla vera e propria pausa. Come reagiranno i giocatori? 

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