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Mancini: «Se Chiellini volesse, in Nazionale ci sarebbe posto per lui»

Intervista al CorSera: «Bisognerebbe solo sentire il presidente Gravina. Serie A? L’Inter è la rivale più pericolosa del Napoli. Spalletti gioca un calcio bello e vincente» 

Mancini: «Se Chiellini volesse, in Nazionale ci sarebbe posto per lui»
Roma 12/07/2021 - Nazionale di Calcio Italiana a Palazzo Chigi / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Mario Draghi-Giorgio Chiellini-Roberto Mancini

Sul Corriere della Sera un’intervista al commissario tecnico della Nazionale italiana, Roberto Mancini. L’Italia ha perso 2-0 contro l’Austria in amichevole, lo stesso giorno della partenza del Mondiale in Qatar. Mondiale a cui l’Italia non si è qualificata. Per Mancini il Mondiale è una maledizione: non ha mai partecipato alla competizione né da giocatore né da allenatore.

«Non credo alle maledizioni. Prima o poi cambierà. Vogliamo andare al prossimo, tra 4 anni e magari vincerlo».

È l’obiettivo che l’ha convinta a rimanere dopo aver fallito il traguardo? Mancini risponde:

«Sono rimasto perché voglio prendermi una rivincita, ma adesso non possiamo allungare così tanto lo sguardo. Il Mondiale del 2026 è troppo lontano. Pensiamo alle finali di Nations League che non vanno sottovalutate e alle qualificazioni all’Europeo 2024 in cui vogliamo difendere bene il titolo».

Ribadisce che l’Italia meritava di essere al Mondiale, concetto purtroppo già espresso nei giorni scorsi.

«Ho visto e rivisto ogni singola partita delle qualificazioni. E quando dico che meritavamo di andare in Qatar non lo faccio tanto per difendere la squadra. Abbiamo commesso degli errori tecnici, alcuni anche gravi, ma non tali da giustificare la mancata qualificazione. Anche se, al sorteggio, sentivo che la Svizzera ci avrebbe creato problemi. E purtroppo ho avuto ragione».

Mancini ha scelto di legarsi all’Italia sino al 2026, otto anni in tutto, nonostante sia molto corteggiato dai club.

«Essere il c.t. della Nazionale è una bella cosa, ti riempie di orgoglio. Ho scelto di rimanere per riprovare a dare
la caccia a un Mondiale. Ma niente nel calcio è definitivo, le cose possono sempre cambiare».

Il commissario tecnico apre all’ingresso nello staff della Nazionale a Giorgio Chiellini.

«Giorgione con la storia che ha può fare quello che vuole. Bisognerebbe sentire il presidente Gravina, ma se lui volesse qui c’è posto…».

Chi è la favorita del Mondiale?

«L’Argentina e non solo perché ha Messi. Contro di noi a giugno mi ha fatto una grande impressione. In assoluto penso che sia arrivato il momento di una sudamericana».

52 giorni di sosta. Come ripartirà il campionato?

«Credo che la lunga pausa possa favorire chi insegue. Il Milan sta andando bene, la Juve si è ripresa, ma io considero
l’Inter molto forte, la rivale più pericolosa del Napoli. Spalletti ha un grande vantaggio, meritato: la sua squadra gioca un calcio bello e vincente. Penso che il mese di gennaio sarà decisivo per tutte e ci aiuterà a capire molte cose».

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