L’argentino ha guadagnato la stima di Galtier e dei compagni. Merito anche del rapporto con Neymar. Impone la sua voce senza alzare i toni
L’Equipe dedica un lungo pezzo all’evoluzione della figura di Lionel Messi all’interno dello spogliatoio del Psg. E’ diventato una “forza silenziosa”, si è adattato alla perfezione, dopo un momento di difficoltà iniziale. Ha trovato il suo equilibrio: senza creare conflitti né controversie, Messi riesce a far passare i suoi messaggi all’interno della squadra.
Innanzitutto, Messi
“è diventato un po’ più aperto verso i suoi compagni di squadra. Un atteggiamento forse legato alle partenze di Leandro Paredes e Angel Di Maria, ai quali era molto legato, per Torino“.
Non solo: l’argentino sembra molto più coinvolto dall’allenatore, Christophe Galtier, e dal suo staff.
“Messi è anche più coinvolto nelle decisioni di un allenatore e di uno staff tecnico che spesso cercano di avere l’opinione dei loro elementi migliori. Quindi, naturalmente, Messi. La Pulce sta occupando più spazio nello spogliatoio parigino dall’inizio della stagione. Anche se rimane un personaggio discreto e timido, l’argentino sa come trasmettere i suoi messaggi, senza mai alzare la voce, ma piuttosto attraverso conversazioni individuali con lo staff, i suoi compagni di squadra o la dirigenza”.
Il quotidiano francese racconta il rapporto tra Messi e Galtier. Il tecnico è rimasto sorpreso nello scoprire un Messi diverso da quello che gli era stato descritto.
“Il francese ha letto, visto e sentito i ritratti fatti di un Messi che spesso potrebbe essere descritto come piuttosto freddo e distante. L’allenatore è rimasto piacevolmente sorpreso, scoprendo un giocatore incline a parlare di calcio. In privato, il tecnico non nasconde di essere impressionato dalle sessioni del suo giocatore e dalla scienza tattica che espone nelle loro discussioni”.
A raccontarlo a L’Equipe è una fonte interna al club, vicina ad entrambi.
“Il rapporto tra i due è abbastanza facile per ora. Christophe non è uno che va a parlare con Messi ogni cinque minuti, gli chiede un parere solo sugli argomenti importanti e soprattutto vuole fargli capire che può andare da lui ogni volta che vuole, per discutere di qualsiasi argomento. L’allenatore è stato molto attento alla felicità dei giocatori da quando è arrivato e con Messi, senza nemmeno parlare tra di loro, arriva a sapere se è d’accordo o meno con una decisione. Una comunicazione diretta che piace a Messi”.
L’Equipe attribuisce una buona parte del merito alla presenza di Neymar.
“Non andremo così lontano da dire che senza Neymar non saremmo stati in grado di vedere un Messi felice al Paris-Saint-Germain in questa stagione, ma quasi. I due uomini, che si sono incontrati a Barcellona, non hanno mai nascosto la loro amicizia”.
Dal club fanno sapere che i due “hanno un legame speciale. Sono due ragazzi che si sostengono a vicenda”. Ma Leo è vicino anche ad altri giocatori, come Verratti, Navas, Donnarumma e anche ai nuovi come Carlos Soler o Fabian Ruiz.
L’Equipe continua:
“Tutti concordano su un punto: visto da fuori, Messi ha una personalità molto tranquilla, ma internamente è un grande concorrente. Non è lo stesso uomo dentro e fuori dal campo. Durante l’allenamento, l’argentino non si astiene dal parlare con i suoi compagni e dare la sua opinione. “È una macchina da guerra”, spiegano, “Ama il gioco, ed il vantaggio è che è molto trasparente: se gli piace quello che fai, lo vedi. Se non gli piace, lo vedi altrettanto, non nasconde le sue emozioni. Rende il rapporto più facile da capire”.
Messi ha anche un ottimo rapporto con Luis Campos, il consulente del club parigino, e con il presidente Nasser al-Khelaifi.
Ora con Campos sta discutendo del rinnovo del suo contratto.
“Luis Campos e Nasser al-Khelaifi sono alla ricerca del miglior equilibrio finanziario per convincere Messi a rimanere. Se l’argentino vuole prendersi il suo tempo, rinviando la sua decisione dopo la Coppa del Mondo, Luis Campos ha un obiettivo: quello di convincere Messi a firmare un nuovo contratto prima dell’inizio della competizione”.