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In Cina la tv di Stato censura il pubblico in Qatar senza mascherina

Lo scrive l’Agi. In Cina c’è tensione per le proteste contro le rigide misure anti-Covid: ci sono ancora quarantene, chiusure, controlli di massa

In Cina la tv di Stato censura il pubblico in Qatar senza mascherina
Argentina supporters play drums as they hold a country flag bearing a drawing of Diego Maradona ahead of the Qatar 2022 World Cup Group C football match between Argentina and Mexico at the Lusail Stadium in Lusail, north of Doha on November 26, 2022. (Photo by JUAN MABROMATA / AFP)

La tv di Stato in Cina ha censurato le immagini che riprendono i tifosi allo stadio senza mascherine sostituendoli con quelle di giocatori e staff. E stando a quanto riporta l’Agi.it il motivo sarebbe la tutela dell’ordine pubblico. Infatti, nel paese asiatico sono ancora forti le restrizioni per quanto riguarda il Covid: quarantene locali, chiusure e controlli di massa. Questo ha scatenato molte rivolte, sopratutto nelle città principali come Pechino e Shanghai.

Il governo cinese per non alimentare maggiormente le rivolte avrebbe tagliato tutte le immagini riguardanti le persone comuni, che agli stadi può accedere senza mascherina né restrizioni. L’emittente CCTV Sport che trasmette le partite del Mondiale in Qatar, in occasione di Giappone-Costa Rica, ha oscurato i primi piani su gli spalti facendo vedere solamente le immagini da lontano in modo che la popolazione cinese non potesse se gli spettatori avessero o meno la mascherina.

La situazione in Cina sta rischiando di precipitare. Infatti, molte persone, sopratutto studenti universitari, avrebbero iniziato ribellarsi alle misure imposte dal governo. Per la prima in territorio cinese si muove una ribellione al Partito comunista cinese. Il simbolo della rivolta è un foglio bianco affisso da circa 200-300 studenti in tutta le città coinvolte. Mai prima d’ora si era registrato un dissenso così alto in Cina. Il dissenso popolare è nato per l’esasperazione che sono in atto dall’inizio della pandemia nel 2020.

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