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El Mundo: «Karsdorp è solo l’ultimo dei tanti capri espiatori di Mourinho. C’è anche Ndombele»

E’ un vecchio trucco del portoghese: sacrifica i presunti traditori. Nel club ci sono Casillas, Hazard, Fabregas, Pedro, Shaw

El Mundo: «Karsdorp è solo l’ultimo dei tanti capri espiatori di Mourinho. C’è anche Ndombele»
Db Torino 27/08/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Jose’ Mourinho

Magari Rick Karsdorp non lo sa, ma è appena entrato nell’esclusivo club dei “traditori” di José Mourinho. Così lo chiama El Mundo, che racconta questa sorta di dimensione parallela fatta di giocatori che il tecnico della Roma ha deciso ad un certo punto della sua carriera di sacrificare come capri espiatori per ristabilire l’ordine del suo spogliatoio. Dentro ci sono nomi importanti, altro che Karsdorp: Iker Casillas, Eden Hazard, Cesc Fabregas, Pedro, Lucas Shaw, ma il napoletano Ndombelé, “l’associazione raccattapalle e il suo parrucchiere”, scrive il giornale spagnolo.

“Mourinho non può farne a meno quando le cose male. Ora è stata la volta dell’olandese Rick Karsdrop, che dopo essere stato additato dal tecnico portoghese come il maggior responsabile dei mali della squadra, è dovuto rifugiarsi nel suo paese”, scrive El Mundo.

“Mourinho di solito ripete questa procedura quasi alla lettera in tutte le sue destinazioni. Cambia solo il tipo di tradimento, che va dal poco impegno alle fughe di notizie alla stampa. Durante la sua permanenza al Tottenham è trapelato che le sue sessioni erano “noiose e prevedibili” per i giocatori. Il portoghese ha iniziato a cercare i “ratti”, le spie, negli spogliatoi, ma non è riuscito a trovarli. E allora ha additato il francese Ndombelé per la scarse prestazioni”.

“Al Real Madrid iniziò la stessa disperata ricerca nel 2013. Alla fine pagò Casillas: “Toccava a me, pensava che fossi io la talpa”, ha poi raccontato il portiere”.

“Alla sua seconda parentesi al Chelsea, nel 2015-16, dopo aver perso inaspettatamente contro il Leicester City, disse ai media che alcuni giocatori lo stavano “tradendo” e, sebbene non abbia fatto nomi, fece cadere indizi che puntavano direttamente a Cesc Fabregas, Pedro ed Eden Hazard”.

“Più tardi, al Manchester United, di nuovo la stessa storia. Sosteneva che un giocatore avesse fatto trapelare la formazione in una partita contro il Chelsea tre ore prima dell’inizio. Lì ha anche accusato i giocatori di tradimento per scarse prestazioni, come Lucas Shaw.  Allo United ha finito per accusare anche i raccattapalle dell’Old Trafford: troppo lenti nel restituire palla ai suoi giocatori in una partita di Coppa di Lega contro l’Hull City. Per la partita dopo di Premier li fece sostituire tutti”.

“La disperata caccia alle streghe, o la semplice incapacità di accettare i propri errori, è arrivata persino al suo parrucchiere durante la sua permanenza al Tottenham, quando si presentò nel 2020 a una partita con la testa rasata. Taglio di capelli traditore. “Mi sono addormentato e quando mi sono svegliato avevo un tale pasticcio che ho detto al parrucchiere di tagliare tutto”, disse”.

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