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Cafù: «Infantino? è fantastico vuole un calcio moderno»

«Lui è un appassionato di calcio, ascolta i giocatori come nessuno aveva mai fatto prima»

Cafù: «Infantino? è fantastico vuole un calcio moderno»
Bildnummer: 00226998 Datum: 06.08.2000 Copyright: imago/Contrast Evangelista Cafu (Roma) und der Ball; Freisteller, (Serie A, 1. Italienische Liga, Meisterschaft) Saison 2000/2001, Saisonvorbereitung, Test, Testspiel, Berlin - AS Rom (Italien) 0:0 Berlin Olympiastadion Fuflball Herren Mannschaft Deutschland Einzelbild Aktion Personen

L’ex terzino del Brasile e del Milan Cafù si è lasciato andare in una lunga intervista alla Gazzetta dello Sport dove ha parlato dei Mondiali in Qatar. Cafù oggi è uno degli ambasciatori della competizione ed ha espresso la sua opinione sul Brasile, sua nazione dove ha anche vinto 2 Mondiali, e sul rapporto con Infantino presidente Fifa. Queste le parole di Cafù:

Questo Brasile è il più forte delle ultime edizioni, anche con l’incognita Neymar?

«Sì, siamo più forti. Abbiamo una rosa più ampia, giocatori di esperienza. Nel 2018 l’unica risorsa era Neymar, adesso no. Neymar ci mancherà perché può fare la differenza in ogni momento, ma il Brasile non può dipendere da lui. Speriamo che la caviglia guarisca. Senza di lui il Brasile resta fortissimo e questo è il momento in cui deve venire fuori il gruppo: ognuno deve prendersi le proprie responsabilità»

C’è molta Italia nella difesa della Seleçao.

«Ed è una cosa positiva. In Italia si impara tanto sulla tattica e sulla fase difensiva. Il Mondiale non si vince solo con l’attacco: se la difesa non funziona, puoi anche fare quattro o cinque gol, ma ne prenderai cinque o sei».

Vinicius deve molto ad Ancelotti?

«Moltissimo. È incredibile come Carlo sia bravo a far crescere i giovani.Ha fatto capire aVinicius come giocare: non da solo, ma per la squadra».

Come giudica il lavoro di Infantino?

«Fantastico. È impressionante quello che il presidente sta facendo per il calcio. Sta cercando di modernizzare coinvolgendo gli ex giocatori nelle commissioni: questa è la cosa più importante. Lui è un appassionato di calcio, ascolta i giocatori come nessuno aveva mai fatto prima. Gli faccio i miei complimenti perché sta facendo un grande lavoro». 

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