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Guardiola: «Ad Haaland non posso dire se stare qui o stare lì, è puro istinto»

Si deve arrendere anche Guardiola, il numero degli allenatori col joystick. «Sembra quasi che sia la palla ad andare sempre verso di lui. Cosa puoi insegnare a uno così?»

Guardiola: «Ad Haaland non posso dire se stare qui o stare lì, è puro istinto»
Manchester (Inghilterra) 14/09/2022 - Champions League / Manchester City-Borussia Dortmund / foto Imago/Image Sport nella foto: Josep Guardiola ONLY ITALY

A volte si deve arrendere anche Guardiola. cioè il guru del calcio posizionale, il numero uno degli allenatori col joystick. A certi campioni non si può dire nulla. Non dove posizionarsi, non come muoversi. Nel calcio esiste l’istinto. Haaland è uno di questi calciatori. Il suo impatto con la Premier è stato semplicemente devastante.

«Ha un senso del gol incredibile. Sa dove posizionarsi, Sembra quasi che sia la palla ad andare sempre verso di lui. Ogni volta che c’è una deviazione, un cross… lui è lì. Come posso io dirgli se stare qui o lì in campo? È impossibile. È puro istinto, è una dote naturale, non ho niente da dirgli. Posso solo ringraziarlo per aver scelto di venire qui. Siamo fortunati a goderci il suo talento».

Sul Napolista, Mario Piccirillo ha scritto che Haaland al City ha addirittura tolto luce a Re Sole Guardiola.

Il Telegraph ne fa anche un fatto generazionale: è la prima superstar della Gen Z, almeno quando Ronaldo e Messi lo erano dei Millennial. Il fattore – ormai nemmeno più determinante – è che il miglior attaccante del mondo gioca nella squadra migliore del mondo, allenata dal migliore allenatore del mondo. Sono tutte definizioni che non tengono conto del Real Madrid passato (la Champions di qualche mese fa), presente (Ancelotti) e futuro (Mbappé), ma il contesto è quello. E Haaland è riuscito a svettare comunque. Ad imporsi prepotente. Ha tolto luce persino a Guardiola, il Re Sole del pallone moderno.

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