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Agnelli ha convocato i lavoratori della Juve per “rassicurarli”: «Siamo sereni»

Assemblea alla Continassa: “La Juventus è convinta di avere sempre agito nel rispetto delle norme e delle leggi”. I pm no, però

Agnelli ha convocato i lavoratori della Juve per “rassicurarli”: «Siamo sereni»
Db Torino 26/11/2019 - Champions League / Juventus-Atletico Madrid / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

La Juventus è “convinta di avere sempre agito nel rispetto delle norme e delle leggi che regolano le materie finanziarie, come nella prassi dell’industria del calcio”. I pm no, ma Andrea Agnelli non sa più come ripeterlo, sperando che il mantra dell’innocenza attecchisca almeno tra i suoi “dipendenti”. E così stamattina Agnelli ha provato a metterci la faccia, come si dice: ha convocato alla Continassa tutti i dipendenti della Juventus per chiarire la situazione, scrive Sky Sport, spiegare la posizione del club e rassicurarli, dopo la chiusura delle indagini preliminari della procura di Torino che ipotizza, fra gli altri, i reati di falso bilancio e false comunicazioni al mercato a carico di 16 indagati, in cui rientra anche la società Juventus come persona giuridica.

Il tutto è avvenuto alla presenza dei legali bianconeri, che hanno spiegato quali sono le contestazioni mosse dagli inquirenti e perché – di nuovo – la Juventus è serenaC’era anche Allegri, assieme a tutti gli allenatori e i dirigenti delle squadre del settore giovanile.

Ricordiamo che la Procura di Torino voleva arrestare Agnelli per la questione plusvalenze. Luca Fazzo ha scritto così due giorni fa sul Giornale.

«All’inizio della settimana scorsa il giudice preliminare ha respinto la richiesta, non perché non ci fossero indizi di colpevolezza ma perché il clamore suscitato dagli avvisi di garanzia e delle perquisizioni del novembre scorso era stato tale da rendere improbabile che gli indagati potessero colpire ancora.

Nei tre bilanci annuali sotto accusa (2018, 2019, 2020) la Procura ha individuato 216 milioni di perdite non dichiarate.

Da parte del club sono state diramate notizie false sullo stato di salute aziendale, rese ancora più inaccettabili trattandosi di una società per azioni quotata in Borsa: per cui all’accusa di falso in bilancio per Agnelli & C si aggiunge anche il reato di aggiotaggio informativo. In sostanza, bugie raccontate per tenere alto il valore delle azioni bianconere».

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