Sul CorSport. La partita ha confermato la qualità del lavoro di Giuntoli. Dalle insulse sparate di capipopolo senza popolo, Adl trae più spasso che fastidio
“Un mese e mezzo dopo gli striscioni contro De Laurentiis il Napoli ha battuto – pardòn, demolito – davanti a un pubblico adorante il Liverpool di Klopp, vicecampione della ricchissima Premier”.
Il 23 luglio lo striscione sui “tre pacchetti a dieci euro”, riferito a Kim, due settimane dopo quello che definiva De Laurentiis “affarista, arrogante e buffone”.
“Niente di nuovo – cose di calcio, passione, frustrazione, fegato e antipatia – né di definitivo: di sicuro non mancheranno altre occasioni per sottolineare polemicamente e maleducatamente la distanza tra una parte della tifoseria e il proprietario del Napoli. Certo è che, dopo l’impresa di mercoledì, quelle proteste sfiorano il grottesco”.
Zazzaroni ribadisce che il mercato del Napoli è stato il migliore della Serie A, perché la riduzione degli ingaggi è stata perseguita mantenendo la competitività e il ringiovanimento della rosa.
“Il successo sul Liverpool, che non è in disarmo come ho letto da altre parti, ha confermato la qualità del lavoro di Giuntoli e dei suoi osservatori: De Laurentiis non va per i campi, impone le direttive e lo fa spesso alla sua maniera. Immagino – conoscendolo – che delle insulse sparate di capipopolo senza popolo, predicatori senza gregge, tragga più spasso che fastidio; così come non si lascia rapire dal trionfalismo degli opportunisti e degli aspiranti cortigiani. Il bello del calcio è anche sapersi godere una partita e la vittoria in perfetta solitudine, pur se in mezzo ai cinquantamila del Maradona”.
L’unica cosa che potrebbe frenare questo Napoli sono gli infortuni o gli arbitri.
“Sulle capacità di Spalletti non nutro più dubbi, sui facili entusiasmi e le altrettanto naturali depressioni della tifoseria, nemmeno. Solo gli infortuni e altre disgrazie calcistiche (non posso escludere quelle arbitrali, restando nel campo del fisiologico non del complottistico) possono frenare il cammino di una squadra fatta bene”.