Cala la perdita netta, ma solo grazie alle plusvalenze per Kukaku e Hakimi. L’autosufficienza è lontanissima
Sul Corriere dello Sport Alessandro Giudice analizza il bilancio dell’Inter relativo all’esercizio 2021-22 che oggi il club presenterà al suo consiglio di amministrazione. Il rosso sarà di circa 140 milioni.
“Cala la perdita netta, dai 245 milioni del 20-21 ai 130-140 anticipati negli ultimi giorni, ma solo grazie al contributo di oltre 100 di plusvalenze realizzate cedendo Lukaku e Hakimi. Anche depurando il risultato delle componenti di costo non monetario, come gli ammortamenti (che dovrebbero risultare in netto calo rispetto all’anno precedente) e le svalutazioni dei crediti asiatici (una quarantina di milioni nel 20-21, una ventina nel 21-22) la gestione brucia cassa al ritmo di 7-8 milioni al mese, senza il ricorso a entrate straordinarie”.
L’autosufficienza, insomma, è lontanissima, scrive Giudice.
“Siamo dunque lontani da un’autosufficienza finanziaria fondamentale per un club con un’azionista in difficoltà nel ricapitalizzare come un tempo. Oggi Zhang sta per rifarlo ed è una scelta obbligata dal Codice Civile, perché la capogruppo FC Internazionale ha 91 milioni di patrimonio netto che finirebbe in negativo con una perdita da 130. Andranno quindi convertiti in riserva i finanziamenti soci, ma tanto meglio sarà se Zhang attingerà alle risorse ottenute in prestito da Oaktree, ancora in buona parte depositate in una holding lussemburghese. In tal caso, arriverà un’iniezione di cassa molto importante per la gestione del club”.