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Il CorSport elogia Spalletti: in un mese ha fatto del Napoli una squadra che riempie occhi e classifiche

Ha rilanciato Zielinski, fatto esplodere Kvara e costruito una solida difesa con Kim e Rrahmani: è un allenatore vero, che insegna e gestisce 

Il CorSport elogia Spalletti: in un mese ha fatto del Napoli una squadra che riempie occhi e classifiche
Ci Napoli 07/09/2022 - Champions League / Napoli-Liverpool / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

Luciano Spalletti, che Mourinho soprannominò a suo tempo ‘l’attore’, è il miglior candidato ad allenatore del mese di settembre, scrive Alberto Polverosi sul Corriere dello Sport. Ciò che più di ogni altra cosa gli fa meritare la candidatura è “la rapidità della ricostruzione di una grande squadra”, “il punto più alto del suo lavoro”.

“Se ne sono andati tutti insieme Koulibaly (e l’allenatore lo avrebbe voluto con sé per tutta la vita), Insigne, Mertens, Fabian Ruiz, Ospina, Ghoulam, Ounas e Petagna e sono arrivati il georgiano Kvaratskhelia, il sudcoreano Kim, Olivera, Gaetano, Raspadori, Simeone, Sirigu, Ndombele e Zerbin. Un mese e Spalletti ne ha fatto una squadra che in certi momenti riempie gli occhi e in altri le classifiche. Ma in assoluto una squadra”.

Ha trovato la posizione a tutti e ha rilanciato Zielinski, continua Polverosi, fatto esplodere Kvara e portato al gol Simeone e Raspadori. Ha costruito una solida coppia difensiva con Rrahmani e KIm e consegnato il comando del gioco a Lobotka e Anguissa ed ha anche riconquistato il Maradona.

“Spalletti è un allenatore vero, è uno che insegna e gestisce, spiega e organizza. Ha un’idea in testa e sa come tradurla nelle mille lingue della squadra. Non è un’operazione semplice perché il suo pensiero tattico è ricco e profondo, ci vogliono applicazione e attenzione per seguirlo”.

“Si può capire se a qualcuno non sta simpatico, ma siamo di fronte a un uomo vero, uno generoso, che non lascia mai per strada chi ne ha bisogno. Ha una doppia forza: gli amici e la famiglia. E ha una passione smisurata per il suo lavoro, per il gioco del calcio”.

Ha vinto due campionati in Russia, e le Coppe in Italia con la Roma.

“Eppure nella capitale è passato alla storia per la storia di Totti, non per il gioco da stropicciarsi gli occhi, né per le coppe che in quella città mica è facile vincere. Sogna ancora lo scudetto. Oggi è in corsa”.

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