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Gazzetta: le sostituzioni di Inzaghi sono un messaggio che trasuda paura

Da quando è all’Inter ha effettuato 221 sostituzioni e 43 di queste sempre per cartellini gialli. Ieri ha rischiato che a Skriniar venisse mal di mare

Gazzetta: le sostituzioni di Inzaghi sono un messaggio che trasuda paura
Cesena 30/07/2022 - amichevole / Inter-Lione / foto Image Sport nella foto: Alessandro Bastoni

Hanno destato grandi polemiche, ieri, le sostituzioni dell’allenatore dell’Inter, Simone Inzaghi. In particolare quelle di Mkhitaryan e Bastoni, perché ammoniti. La Gazzetta dello Sport la definisce la “regola del giallo”, una caratteristica del tecnico.

“Ieri l’allenatore interista ha portato oltre le colonne d’Ercole la sua personalissima regola del “giallo” — prendi una ammonizione e io ti sostituisco —: ne ha cambiati due già al 31esimo”.

Da quando è allenatore dell’Inter, in 45 partite in Serie A Inzaghi ha effettuato 221 sostituzioni. Ha quasi sempre sfruttato i 5 cambi a disposizione tranne tre volte: se lo avesse fatto sempre, il massimo di sostituzioni a cui sarebbe potuto arrivare è 225. La Gazzetta conta quanti, dei 221 cambi effettuati, sono stati determinati da cartellini gialli.

“Ma di quelle 221 sostituzioni totali, ben 43, quasi un quinto, hanno coinvolto giocatori precedente ammoniti. Lo sanno bene Calha, maggiore vittima della “legge del giallo” (otto cambi) e il collega Barella, sostituito 7 volte per non rischiare un’espulsione”.

Ieri, però, non sono stati solo i cambi degli ammoniti a destare perplessità, ma anche quelli successivi.

“Stavolta hanno pure aggiunto un po’ di confusione nelle posizioni: sono cambiati quattro terzetti di difesa in 90’, nell’ordine Skriniar-Acerbi-Bastoni, Skriniar-Acerbi-Dimarco, D’ambrosio-Skriniar-Acerbi e D’Ambrosio-De Vrij-Skriniar. Lo slovacco ha rischiato il mal di mare ondeggiando da destra a sinistra. Nel dettaglio, poi, dentro un Correa etero fino all’evanescenza per il più solido Dzeko e un De Vrij declinante per Acerbi che pare avere ben altra forma. Nel totale, quattro sostituzioni su cinque a trazione difensiva, un messaggio che trasuda paura. Il contrario di ciò a cui aveva abituato la prima Inter inzaghiana che era bella e sfacciata nella sua voglia di spingersi avanti”.

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