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Gazzetta: imbarazzante la subalternità della Juve al Benfica. Da fino alla fine a fine di un’era il passo è breve

La gara si è chiusa con un gol di scarto solo perché il Benfica si è divorato una cifra di occasioni. L’assenza di Pogba e Chiesa non giustificano tanta mediocrità

Gazzetta: imbarazzante la subalternità della Juve al Benfica. Da fino alla fine a fine di un’era il passo è breve

“Stavolta non c’è neppure la foglia di fico di uno svarione della Var, un polverone dentro cui nascondersi e annacquare il proprio disagio. Stavolta il disastro è totale: tecnico, tattico, strategico, di risultati”.

Lo scrive Sebastiano Vernazza sulla Gazzetta dello Sport. La Juve è a zero punti in Champions, come il Maccabi,

“ridotta al rango di una simpatica squadra israeliana. Da fino alla fine alla fine di un’era il passo è breve. Massimiliano Allegri ha esaurito il credito accumulato negli anni d’oro degli scudetti a raffica e delle finali di Champions. Lo Stadium ha sommerso di fischi l’allenatore e i giocatori, al termine di una serata imbarazzante per la subalternità della Juventus. La gara si è chiusa con il divario minimo di un gol soltanto perché il Benfica, nel quarto d’ora successivo all’1-2, si è divorato una cifra di occasioni, una fase in cui la Juve ha sbandato in maniera paurosa e ha rischiato un’imbarcata storica”.

E ancora:

“La Juve, eccezion fatta per lo spicchio iniziale di match, è stata la solita accozzaglia di palloni calciati alla rinfusa. E ci rifiutiamo di credere che le assenze di Pogba e Chiesa spieghino e giustifichino tanta mediocrità”.

“Questa Juve è inguardabile e inaccettabile, e i tifosi hanno ragione a contestarla. I venti minuti iniziali rappresentano l’unico motivo di speranza”.

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