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Su Marte non riescono a capire perché in Italia considerano la Juve rafforzata e il Napoli indebolito

Ferragosto su Marte dove seguono la Serie a su Mazn e si informano su TransferMarte. Ma proprio non capiscono i ragionamenti dei media italiani

Su Marte non riescono a capire perché in Italia considerano la Juve rafforzata e il Napoli indebolito
Ph. Kevin GillSegui Mars and the Sun Rendered in Blender 2.71/Cycles with postprocessing in PhotoShop.

Quest’anno ho scelto di trascorrere un ferragosto alternativo. Il clima torrido dell’estate, la voglia di cambiare e un po’ di spirito di avventura mi hanno spinto a cambiare aria e atmosfera (nel vero senso della parola), così mi sono recato su Marte. Ho fatto subito amicizia con la gente di qui, che si è dimostrata ospitale e curiosa. Complice l’inizio del campionato, ho trascorso parecchio tempo a parlare con loro del Napoli, della Serie A e del calciomercato.

Non potevo saperlo, infatti, ma su Marte seguono appassionatamente la Serie A, grazie anche al servizio perfetto fornito da MAZN (sì, siamo proprio su un altro pianeta), anche se non tutto gli appare chiarissimo da quassù.

Il marziano con cui ho stretto di più (ha un nome la cui pronuncia somiglia un po’ a quella di Kvaratskhelia, anche se si scrive più semplice) mi ha chiesto un sacco di cose. Voleva sapere come funziona esattamente il VAR, come mai tolleriamo gli insulti negli stadi, perché portiamo i bambini in luoghi dove succedono tante oscenità… tutte domande alle quali ho saputo rispondere rispolverando qualche lettura di sociologia, una buona conoscenza delle dinamiche sociali terrestri e in particolare italiane e grazie ad un’ottima memoria.

Dopo ore e ore di conversazione, però, è arrivata una domanda alla quale non ho saputo rispondere. Ne parlo con una malcelata frustrazione, perché mi è dispiaciuto non essere riuscito a risolvere la curiosità del mio nuovo amico. Spero che in qualche modo mi possa perdonare.

Dunque, le sue parole sono state più o meno queste:

“Mi sono andato a cercare i dati del campionato italiano su TransferMarte, che riporta un sacco di statistiche interessanti, e non ho potuto fare a meno di notare una cosa curiosa.

L’anno scorso la Juventus è arrivata quarta in campionato, a 9 punti dal Napoli che è arrivato terzo. Poi c’è stato quello che voi chiamate calciomercato, anche se a mio modesto avviso si dovrebbe chiamare mercato dei calciatori, ma vabbè. Finora la Juventus ha ceduto De Ligt (21 anni, 42 presenze, 3.690 minuti giocati l’anno scorso), Chiellini (37 a., 26 p., 1.600′, capitano), Dybala (27 a., 39 p.,  2614′, 15 gol e 6 assist), Bernardeschi (27 a., 36 p., 2.ooo’, 2 gol e 6 assist) e Morata (28 a., 48 p., 3.200′, 12 gol e 9 assist). Quattro giocatori portanti e il capitano storico, che nonostante l’età un contributo l’aveva dato l’anno scorso. Al loro posto ha preso Bremer, il centrale difensivo del Torino che l’anno scorso è arrivato decimo e che è 4 anni più vecchio di De Ligt; Kostic, (29 anni) reduce da una grande stagione all’Eintracht Francoforte (43 presenze, 3.667 minuti, 7 gol e 15 assist); Di Maria (34 anni, che l’anno scorso giocava al PSG, ha giocato 31 partite, per un totale di 1.900 minuti facendo 5 gol e 9 assist); Pogba (29 anni, l’anno scorso al Manchester United, 27 partite in stagione, meno di 1.800 minuti, un gol e sei assist). Di Maria e Pogba si sono già infortunati.

Il Napoli, sempre secondo TransferMarte, si è privata di Koulibaly (30 anni, 34 presenze, 3.000 minuti giocati), Ospina (32 a., 33 p., 2.926′), Insigne (30 a., 37 p., 2.652′, 13 gol e 10 assist, capitano) e Mertens (34 a., 37 presenze di cui la metà da subentrato, 1.737′, 13 gol e  2 assist) oltre a due riserve come Petagna e Ghoulam. Al loro posto sono arrivati Kim (25 anni), Kvaratskhelia (21) (che hanno giocato da titolari in campionati non confrontabili con la Serie A), Simeone (27 a., 37 p., 2.666′, 17 gol e 6 assist), Ostigard (22 a., 31 p., 2.600′ e 2 gol tra Premier League e Serie A), Olivera (24 a., 31 p., 2.800′ e un gol in Spagna) e Sirigu (35 a., 37 p., 3.330′ al Genoa). Forse andranno via Meret e Fabian Ruiz, ma in questo caso arriveranno dei sostituti (si parla di Kepa o Navas in porta, di Ndombele a centrocampo) ed è ancora in piedi la trattativa per Raspadori, giovanissimo talento del Sassuolo e della Nazionale, pare molto gradito all’allenatore Spalletti.

Ora, io essendo Marziano può essere che non sia addentro ai meccanismi e che mi sfugga qualcosa, ma, premesso che le partite bisogna sempre giocarle per vedere come andrà a finire, mi pare che si possa dire che la Juventus ha sostituito i partenti con giocatori più anziani che l’anno scorso hanno giocato poco (tranne Kostic) e che hanno anche qualche problemino fisico, mentre il Napoli abbia ringiovanito la rosa, prendendo tutti giocatori che vengono da campionati giocati da titolari. Mi spieghi perché giornali e TV dicono che la Juventus si è rafforzata e il Napoli si è indebolito?

Mentre ero lì che cercavo di mettere in piedi una spiegazione razionale, anche un po’ infastidito da tanta precisione e lucidità, il mio amico marziano ha aggiunto “ah, già che ci sei, mi puoi dire pure perché i tifosi del Napoli sembrano disperati come se fossero retrocessi e contestano la società come se non venissero da tanti anni giocati ad altissimi livelli?”

A questo punto ho glissato e, con discreta abilità, ho spostato la discussione su argomenti più semplici, tipo il senso della vita, la comunicazione tra uomini e donne, la geopolitica e i ragionamenti che segue il PD per la composizione delle liste elettorali.

Tra qualche giorno torno sulla terra, di questa vacanza porterò con me la felice scoperta di un popolo tanto cordiale e arguto. Ah, mi porterò anche le credenziali di MAZN, hai visto mai che riesca a guardarmi tutte le partite senza interruzione?

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