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Rita Rusic: «Sono una slava e il bon ton non mi appartiene. Mi piace giocare, sono una donna libera»

Al Messaggero: «Non vengo da una famiglia sofisticata, non ho studiato nei grandi collegi. Ho dovuto sgomitare. Oggi sono sfacciata, anche su Instagram»

Rita Rusic: «Sono una slava e il bon ton non mi appartiene. Mi piace giocare, sono una donna libera»
Rita Rusic Roma 26-10-2-17 Auditorium Festa del Cinema di Roma Foto Andrea Staccioli / Insidefoto

Sul Messaggero un’intervista alla produttrice cinematografica Rita Rusic, ex di Cecchi Gori. Oggi ha 62 anni. Ricorda la prima estate da separata, nel 2000, a Sabaudia.

«In pochi giorni fui tagliata fuori da ogni affare del Gruppo Cecchi Gori. In azienda non mi fecero entrare neanche per prendere le mie cose. Il telefono, che prima squillava senza sosta, si ammutolì. Sparirono tutti. Vittorio mi aveva fatto il vuoto intorno».

Lei gli propose di continuare a lavorare insieme.

«Non mi ascoltò e mi fece la guerra. Ormai con la testa, e i vizi, era andato».

Quali vizi? La cocaina?

«I vizi».

Oggi vive in Italia, dove è rientrata dopo dieci anni a Miami. Cerca nuove storie da produrre. Ci mette i suoi soldi o, da ex milionaria, si allea con qualcuno?

«Dipende. Non essendo ricca, visto che ho divorziato a zero lire, più di tanto non potrei».

Non ha guadagnato tantissimo?

«Non io. Oggi a Roma vivo in affitto. Detto questo, per i progetti giusti i soldi si trovano. In finanza, per esempio. Lo Stato, però, deve aiutare il cinema».

Dice di essersela spassata, da adulta.

«Io non ho vissuto l’adolescenza, così me la sono ripresa più avanti, a 40 anni. A quell’età a Miami ho fatto quello che volevo. Ero passata da un fidanzato a un marito, cosa avevo vissuto e capito? Ho fatto i miei esperimenti. Stavo fuori tutte le notti, ballavo sul cubo fino all’alba, rientravo alle sette… Me la sono follemente spassata».

Sul profilo Instagram pubblica suoi video molto sensuali: non teme il ridicolo?

«No. Perché un po’ mi ci sento, ridicola, e la cosa mi fa ridere. Sono pur sempre una donna slava e il bon ton non mi appartiene. Non vengo da una famiglia sofisticata, non ho studiato nei grandi collegi… Arrivo da un altro mondo, dove ho dovuto sgomitare e darmi da fare subito. Su Instagram metto cavolate da sfacciata, quale sono oggi, in contrasto con la ragazzina spaventata che ero. Mi piace giocare. Sono una donna libera».

 

 

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