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Repubblica: Mezza Serie A cambia portiere. Eppure era il ruolo più solido degli undici del calcio

Napoli e Lazio hanno cambiato interamente la squadra di numeri 1. A cambiare soprattutto le squadre più ambiziose e le neopromosse. Non cambia la «middle class»

Repubblica: Mezza Serie A cambia portiere. Eppure era il ruolo più solido degli undici del calcio
Foto Ssc Napoli

Era «il ruolo più solido degli undici del calcio». Era «la base di partenza per la costruzione di una squadra». Il ruolo di portiere, invece, è stato «stravolto dal calcio contemporaneo». Lo scrive l’edizione online di Repubblica, che riferisce che la «stabilità è tutt’altro che scontata» e pubblica una riflessione sui tanti cambiamenti tra i pali a cui s’assisterà nella prossima Serie A, a cominciare perfino dal Milan campione d’Italia, che ha cambiato preparatore: non sarà più Dida ma Roma.

Delle venti squadre di Serie A, la metà esatta hanno comprato (almeno) un portiere. Napoli e Lazio hanno fatto di più, cambiando interamente la squadra di numeri 1. Per Sarri sarà addirittura complicato stabilire le gerarchie, tra Provedel, arrivato alla Lazio dallo Spezia dopo un’eccellente stagione, e Maximiano, numero uno portoghese di 22 anni con qualificatissime referenze da Portogallo e Spagna. Non potrebbe essere altrimenti se ha convinto Lotito a spendere per lui oltre 10 milioni di euro. Il Napoli ha fatto una scelta persino più estrema: è pronto ad appoggiare in prestito Meret, che acquistò anni fa per farne il proprio titolare, per sostituirlo con uno svincolato, Sirigu, e una star internazionale, da definire ancora tra Kepa del Chelsea e Navas del Psg: uno dei due sarà il titolare della porta di Spalletti.

Ma non si tratta solo di Napoli e Lazio. A cambiare – scrive Repubblica – è soprattutto chi ha delle ambizioni, chi deve scalare posizioni. O chi deve salvarsi, come il Monza. Non cambia la «middle class».

La Fiorentina, che sta piazzando Dragowski allo Spezia, ha già assunto un nuovo numero 1: Gollini, in prestito dall’Atalanta. Chi non ha forse ancora stabilito con esattezza le gerarchie è l’Inter: l’arrivo di Onana a costo zero sembrava dover confinare in panchina il capitano Handanovic, che però a 38 anni non ha alcuna voglia di arrendersi e anzi sembra rimanere in cima alle preferenze di Inzaghi. Roma e Verona hanno cambiato invece il loro dodicesimo: Rui Patricio e Montipò restano i titolari, alle loro spalle ora Svilar e Perilli, arrivati da Benfica e Brescia. Poi ci sono le neopromosse: tre squadre – Lecce, Cremonese e Monza – e tre nuovi portieri. In Salento è arrivato Falcone dalla Samp, Galliani e Berlusconi si sono regalati addirittura Cragno, in corsa da anni per un posto in Nazionale, mentre a Cremona puntano sul rilancio di Ionut Radu, forse il portiere che ha condannato al secondo posto l’Inter con l’errore di Bologna.

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