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Raspadori: «Ho scelto il Napoli per crescere e migliorarmi, hanno dimostrato di volermi fortemente»

In conferenza: «Voglio dare il più possibile ai tifosi. Non mi vedrete mai mollare o smettere di incitare i compagni, sono molto felice e carico per questa avventura».

Raspadori: «Ho scelto il Napoli per crescere e migliorarmi, hanno dimostrato di volermi fortemente»
Foto dall'account Twitter del Napoli

Il Napoli presenta in conferenza stampa uno dei nuovi acquisti sul mercato estivo, Giacomo Raspadori. Una trattativa lunghissima quella che lo ha portato in azzurro dal Sassuolo.

Simeone ha mostrato una grande voglia di essere qui, ha detto che ha voluto solo il Napoli. Vale anche per te? La trattativa è stata lunghissima.

«Anche da parte mia c’è stata la grande volontà di iniziare questo percorso, volevo dare seguito alla mia voglia di crescere, di mettermi in difficoltà e cercare una situazione in cui poter crescere e migliorarmi, è stata la scelta migliore, il Napoli lo volevo, mi hanno dimostrato di volermi, questo mi ha spinto a intraprendere il percorso».

Dove preferisci gicoare?

«Nelle zone centrali, sono arrivato con tanto entusiasmo, ringrazio la società per l’opportunità, sono qui per mettermi in gioco e a disposizione»

Ti sei confrontato con Mancini?

«No, ma quando ero in ritiro mi ha dato dei consigli, questo tipo di cambiamento, in una squadra così, era l’obiettivo per il mio percorso. Per noi giovani è un’occasione di crescita».

Sulla Champions

«E’ da brividi, devo ancora realizzare… è il sogno di ogni bambino, di chi come me è molto ambizioso e ha la voglia di crescere e mettersi in gioco».

Ti hanno accostato al nuovo Pablito Rossi. Sei come lui? Dove ti vedremo?

«Quel paragone è esagerato, sono molto giovane, ho tanto da lavorare, penso di trovarmi a mio agio tra le linee e come prima punta, comunque nelle zone centrali, sono duttile, riesco a interpretare tutti i ruoli, questo può essere un vantaggio a questi livelli alti. Sono pronto a tutto, non vedo l’ora di avere le mie occasioni».

Qualche consiglio a Insigne e Meret lo hai chiesto?

«Sì, e come tutti gli altri mi hanno dimostrato tanto affetto e voglia di avermi con loro. Oltre a bravi calciatori, sono brave persone, un motivo in più per intraprendere questo percorso»

«Questa è insieme una opportunità e una responsabilità, soprattutto verso il pubblico, ma è quello che vogliamo».

Puoi offrire soluzioni tattiche diverse rispetto al 4-3-3. Ti preoccupa avere poco spazio?

«Sono contento perché so che la competizione è tanta e il livello della squadra è alta, fa parte del voler crescere, sono sicuro che il mister sceglierà sempre per il bene della squadra, noi dovremo solo metterci a disposizione».

Trattare con il Sassuolo non è semplice, cosa hai detto a Carnevali per convincerli?

«Ci tengo a ringraziare il Sassuolo, perché devo tanto a loro, è stato un periodo difficile, è la prima volta che mi trovo ad affrontare un cambiamento così grande, mi hanno dato la possibilità di realizzare il mio sogno, la mia ambizione, giustamente le parti sono tre e devono essere tutte accontentate. Sono state settimane lunghe ma affrontate con equilibrio per arrivare all’obiettivo».

E’ più importante fare assist o un gol?

«Per un giocatore offensivo sono importanti entrambe le cose, ma conta essere funzionali alla squadra e portare più palle possibili in area».

Prendi il posto di Mertens, in cosa ti senti vicino a lui?

«E’ stato il giocatore che negli ultimi due anni mi ha più colpito per il modo di stare in campo. E’ un grande motivo di orgoglio e una responsabilità, ha fatto cose eccezionali, riuscire ad essere a livello è quello che voglio».

«Per il tipo di calcio che gioca il Napoli e la qualità in campo noi giocatori offensivi possiamo trovarci più vicini alla porta, credo di aver fatto la scelta migliore, oltre che per la piazza, che è incredibile».

«Ci sono tante responsabilità in una piazza importante così, bisogna assumersele, lavorare, tutto passa dal lavoro quotidiano, quando si dà il 100% alla lunga si raccolgono i risultati. L’importante è mettersi a disposizione per il bene della squadra».

Sulla città:

«C’è poco da dire, il calore dei tifosi fa effetto. Non avevo mai vissuto delle situazioni così, anche ieri in un’amichevole c’era un clima pazzesco. L’impatto è stupendo, c’è da ambientarsi e prendere le cose con equilibrio, in questo sport l’equilibrio è la cosa più importante, sia nei momenti positivi che in quelli negativi. Napoli è magnifica, sono contento di poterla vivere».

«Vorrei dare il più possibile ai tifosi, sono molto generoso, in campo lo farò sempre vedere, è una promessa, non mi vedrete mai mollare o smettere di incitare i compagni, sono molto felice e carico per questa avventura».

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