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Spalletti: «Non posso assicurare niente ma questa squadra farà reinnamorare i tifosi»

«De Laurentiis lo scorso anno mi ha prospettato questo percorso di ringiovanimento e abbassamento costi. Simeone e Osimhen possono giocare insieme»

Spalletti: «Non posso assicurare niente ma questa squadra farà reinnamorare i tifosi»

La prima conferenza del campionato di Luciano Spalletti. Il Napoli giocherà lunedì 15 agosto alle 18.30 a Verona.

«Farei un passo indietro. Facciamo un po’ di chiarezza su tutto, riavvolgiamo il nastro. Quando sono arrivato, la prima volta che ho conosciuto Aurelio, mi ha spiegato il suo futuro percorso. Mi ha prospettato un Napoli di transizione: conti, ringiovanimento rosa, riportarlo in Champions, farlo funzionare, per mettere mano sui conti bisognava giocare un buon calcio affinché i calciatori fossero richieste. Nei due anni precedenti nessun giocatore era stato richiesto. Obiettivi centrati al 100% magari con un po’ di rammarico.

Ora si parla di un Napoli che non vede più nelle loro file calciatori forti di esperienza che hanno permesso risultati di questi anni. Si parla di nuovo ciclo. Se si parla di Napoli, ambizioni sempre alte, altissime. L’idea di essere io a gettare le basi per il Napoli dei prossimi anni è una responsabilità che mi assumo volentieri e mi stimola tantissimo. Però non posso assicurare niente, si gioca per raccogliere il massimo a disposizione. Ovviamente ci vuole un po’ di tempo.

Per quel che riguarda ringiovanimento rosa e abbassamento dei costi, sì. Per il resto abbiamo da lavorare, c’è ancora un mese di tempo alla chiusura del mercato. Ci sono 12 punti a disposizione prima della chiusura del mercato per completare la rosa. Andiamo a vedere quello che succederà. È un calciomercato lento per le difficoltà finanziarie di tutte le squadre, tutti più attenti a fare spregiudicatezze, follie che poi ti porteresti dietro.

Già si parlava che doveva abbassare il monte ingaggi. De Laurentiis mi ha detto: io devo fare questo percorso, vuoi allenare il Napoli con questo percorso?

Noi faremo del nostro meglio sin da subito. Questa squadra farà reinnamorare i suoi tifosi e chi ha a cuore le sorti del Napoli.

È una responsabilità che mi stimola tantissimo. Ci vuole un po’ di sostegno da parte della città, della società. le cose più difficili sono di ritrovare quelle dinamiche che avevo lo scorso anno nello spogliatoio. Quelle sono cambiate. Quando fai a meno di giocatori come Koulibaly Insigne Mertens Ospina Ghoulam. Ci sono anche dinamiche di spessore di personalità, di carattere. Dobbiamo essere bravi a ricreare quelle. Io non ho timore di niente. La squadra che scenderà in campo a Verona sono quasi quelli dell’anno scorso. Convinto che ritroveranno subito geometrie e qualità di gioco che hanno fatto vedere precedentemente.

Calciatori importanti vanno sostituiti con calciatori importanti anche se più giovani. Non dimentichiamo che andremo a giocare la Champions, siamo in terza fascia e giocheremo contro squadre che hanno giocatori top. E anche squadre italiane che hanno preso giocatori che sanno tante cose, come quelli che sono andati via da qua. Sono molto fiducioso dei miei calciatori.

I calciatori presi hanno le caratteristiche che fanno per noi. Sarà un campionato lungo, vedremo strada facendo. Lo vedremo dentro il campionato.

Non mi importa nulla di avere un contratto più lungo. Alla mia età è bene fare i contratti di un anno e a fine anno si tirano le somme. Da qui in avanti farò sempre contratti di un anno.

Simeone se è tutto a posto certo che viene a Verona. È uno di quei giocatori di cui abbiamo bisogno e Napoli è ciò di cui lui ha bisogno a questo punto della carriera.

È scorretto parlare di quelli che non ho disposizione, è mancanza di rispetto per quelli che hanno pedalato fin qui. Difficil parlare di quelli che verranno.

Ho tre portieri, otto difensori, sette centrocampisti e sette attaccanti. Siamo a posto.

Sirigu è arrivato in ottima condizione, è chiaro che come ha richiesto lui da persona intelligente e da grande professionista ha doppiato qualche allenamento subito, aveva bisogno di riprendere le distanze.

Il gruppo l’ho visto molto motivato. Facce motivate al punto giusto. Come ha detto Doveri, si fischierà di meno. Il calcio inglese dice che bisogna lasciar più scorrere. Un contatto non è un fallo. Ci siamo adeguati alle parole di Doveri.

Kim con quel video che tutti avete guardato, ci si può prendere le qualità dell’uomo, del calciatore, la personalità, tranquillità, grande leadership a una cena con i dirigenti. È veloce, sufficientemente tecnico, forte fisicamente e nel gioco aereo. Il secondo giorno veniva. nello spogliatoio e diceva “sali, scappa, fermo” (le regole della fase difensiva, ndr).

Olivera ha sofferto per l’infortunio, ora cominciamo a vederlo. È quello che ha fatto il miglior tempo sui test di resistenza e velocità nei test. È stato indicato come un esempio, non solo della nostra squadra, ma in confronto a tutta la Serie A.

Il Verona è sempre stato un cliente difficile soprattutto per noi. Chi pensa che battere il Verona sia una cosa semplice, è uno che non ha mai messo le scarpe da calcio. Proprio in conseguenza della sconfitta col Bari che ha giocato una straordinaria partita.

Se Osimhen e Simeone possono giocare insieme? Io tento di far giocare i calciatori forti e una squadra che funzioni dal punto di vista di equilibrio e qualità. Hanno caratteristiche da prima punta, Osimhen e Simeone, essendo giocatori di qualità possono convivere, devono dividersi i compiti e capire le necessità. Simeone ha segnato 17 gol senza battere rigori, dentro le partite di campionato normali senza altre competizioni. Poi bisognerà vedere gli equilibri di squadra. Abbiamo a disposizione una rosa che ci permette di variare il modo di giocare. Abbiamo più possibilità di variare.

Possiamo usare il 4-3-3 e il 4-2-3-1. Gaetano e Zerbin stiamo valutando di tenerli con noi, possono tenerci comodi, sono sullo stesso livello degli altri. Ambrosino ha bisogno di fare ancora qualche partita per accumulare esperienza per star5e in un gruppo come questo. Quando si gira in area e tira, ha questa castagna difficile per qualsiasi portiere, sente dove sono i pali e il portiere. Trova sempre le traiettorie scomode per i portieri.

Il rigorista? È una situazione che si sta valutando, quello più bravo in allenamento a tirare i rigori sarà il rigorista del Napoli.

Volevo salutare Garellik,è stato un calciatore mai banale come non erano banali le sue parate e non sono state banali le città dove ha vinto i suoi due scudetti. A modo suo ha lasciato un segno positivo nella storia del calcio italiano.

 

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