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Repubblica: lo scazzo da osteria Juric-Vagnati figlio del clima che ha trasformato il Torino nella Cairese

Il quotidiano ne approfitta per divertirsi con l’editore del Corsera. Un’analisi impietosa (ma veritiera) del clima di disamore tra lui e i tifosi

Repubblica: lo scazzo da osteria Juric-Vagnati figlio del clima che ha trasformato il Torino nella Cairese
Mg Milano 12/07/2022 - Presentazione Palinsesti La7 / foto Matteo Gribaudi/Image nella foto: Urbano Cairo

Repubblica non so fa sfuggire l’occasione di fare a pezzi Cairo (editore del Corriere della Sera) e lo fa nelle pagine di sport dopo la “scazzo da osteria” (così è definito) tra Juric e il direttore sportivo Vagnati che sono venuti alle mani nel parcheggio dell’albergo.

Già da molti anni i tifosi chiamano quella squadra granata la Cairese Fc, prendendo le distanze sentimentali da un’entità che non riconoscono, in cui non si identificano e che sono oramai sul punto di disprezzare.

Alle origini di quello scazzo da osteria ci sono tensioni interne che si trascinano da un anno, ma soprattutto un disamore della piazza che galoppa da un decennio e un clima avvelenato che nega la voglia e il piacere di spendersi per la squadra (l’ultima bandiera, Belotti, ha preferito andarsene senza neanche sapere dove) e che è più grave di un fallimento, di una retrocessione: è una catastrofe morale che ha stravolto i connotati del Toro, la cui gente — che si nutre di speciali emozioni che Cairo non comprende — è ormai altrove: c’è il serio rischio che nessuno, quest’anno, venderà meno abbonamenti, ma è ormai da tempo che la cosiddetta Cairese ha il deserto attorno, senza che Cairo dia l’idea di preoccuparsene. Anche ieri ha fatto finta di nulla.

Cairo è un temporeggiatore seriale, temporeggia su tutto: sul mercato come sulla lite d’estate, sul vivaio come sugli impianti, visto che il Filadelfia è incompleto da sempre né è stata posata la prima pietra del centro sportivo progettato sei anni fa, come se ad animarlo fosse un ostentato disinteresse, lo stesso di cui ora lo sta ripagando la gente, che posta la foto del protagonista del mercato granata, il famoso “Aunpasso”, e va al botteghino a chiedere «un abbonamento in prestito con diritto di riscatto»

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