Klopp: «Ho conosciuto 50 persone allo Stade de France, 47 m’hanno raccontato le stesse cose»

Al sito del Liverpool: «Anche la mia famiglia ha avuto enormi problemi fuori dallo stadio. Prima della partita mi hanno scritto che erano dentro, la verità l'ho saputa dopo»

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Parigi (Francia) 28/05/2022 - finale Champions League / Liverpool-Real Madrid / foto Imago/Image Sport nella foto: Jurgen Klopp

Jurgen Klopp è tornato sui disordini, sul caos all’esterno dello Stade de France in occasione della finale di Champions League. Sul sito del Liverpool la sua intervista.

«Dobbiamo assicurarci che non accada mai più. Ho incontrato solo pochi che sono stati fortunati. Tutto il resto delle persone che ho incontrato – inclusa la mia famiglia – ha avuto enormi problemi fuori dallo stadio. Penso che sia chiaro che l’evento sia stato organizzato estremamente male. La mia famiglia mi ha inviato messaggi prima della partita. Mi hanno scritto “Siamo allo stadio, buona fortuna” e altre cose del genere, ma erano praticamente a un’ora e mezza dallo stadio. Quel tipo di bugie necessarie le ricevi dopo la partita. Dopo la partita mia moglie era ancora esausta per quello che era successo attorno allo stadio. Quello che è successo a loro è successo a tutti, più o meno. Penso di aver conosciuto 50 persone all’interno dello stadio, 47 persone mi hanno raccontato esattamente la stessa storia»

Continua.

«La Uefa decise abbastanza rapidamente che la finale sarebbe stata giocata a Parigi. Ovviamente, c’erano altre città dove avrebbe potuto svolgersi. Capisco che le istituzioni abbiano ricevuto le informazioni piuttosto tardi, ma non è certo la prima volta che la Uefa lavora con Parigi. Sono sicuro al 100% che nessuno abbia commesso certi errori intenzionalmente. Non è che qualcuno pensasse: “Ah, pfft, chi se ne frega di come entrano i tifosi!”. E però gli errori sono ancora stati commessi e adesso bisogna sistemare le cose»

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