L’atleta è alle prese con un dolore al gluteo. Sulla Gazzetta le parole del dt La Torre: «La zona interessata è vicina al nervo sciatico, particolarmente sensibile».
Alle prese con un dolore al gluteo, Marcell Jacobs ha dovuto abbandonare i 100 metri di Stoccolma. E’ comunque andato a Portland per prepararsi al Mondiale di Eugene, che ancora resta in programma. Sarà una corsa contro il
tempo, scrive la Gazzetta dello Sport.
“Gli acciacchi che, uno conseguente dell’altro, lo hanno frenato nel corso della stagione all’aperto, ne minano la partecipazione”.
Il direttore tecnico, Antonio La Torre spiega:
«Ho sentito Camossi, è sereno, sebbene non possiamo nascondere che un filo di preoccupazione c’è. La zona interessata è vicina al nervo sciatico, quindi particolarmente sensibile, soprattutto quando il sistema nervoso è sotto pressione. Marcell, che ha gli occhi del mondo addosso, ha avvertito fastidio e ha fatto benissimo a non gareggiare. Se non avrà ulteriori problemi, recupererà in tempo. Ce lo auguriamo tutti: è il fulcro del nostro movimento. Gli infortuni, tra gli atleti di vertice, sono nella norma. E il percorso riabilitativo seguito è stato all’avanguardia. Non c’è nulla da recriminare».
Il problema è che senza di lui salterebbe anche la staffetta 4×100. Il referente tecnico della velocità dell’Italia, Filippo De Mulo, è preoccupato.
«Senza di lui la nostra staffetta crolla. È l’anello centrale, è uomo indispensabile. Il senno di poi non ha valore, ma se proprio si potesse rifare qualcosa, forse non sarebbe il caso di andare a Nairobi: i problemi, concatenati, sono nati lì. Soluzioni alternative? Impossibile averne. Jacobs non si sostituisce. Nel caso, confermando Patta e Desalu in curva, ipotizzerei un Tortu in seconda frazione, con in quarta uno tra Ali, Melluzzo, Pettorossi e Polanco. Ma voglio essere ottimista».