Nuñez stravince il duello a distanza. Per il norvegese è stato un debutto non solo da dimenticare, ma da distruggere, incenerire e seppellire in fondo al giardino

La prima sfida a distanza tra Erling Haaland e Darwin Núñez, i due attaccanti pagati a peso d’oro da Manchester City e Liverpool, l’ha nettamente vinta il portoghese, a cui è bastata mezz’ora. È sembrato immediatamente a suo agio nella squadra di Klopp. Lo scrive il Guardian, che dedica poi un approfondimento alla contro-prestazione del norvegese ex Borussia Dortmund nella sfida valida per il primo trofeo della stagione, il Community Shield. Diciamo che non vengono usati mezzi termini.
Per Erling Haaland è stato un debutto non solo da dimenticare, ma da distruggere, incenerire e seppellire in fondo al giardino.
Per gran parte del secondo tempo – scrive il Guardian – si è nascosto. Ha colpito la parte superiore della traversa, sì, con un tiro sgraziato, disinvolto, poco preciso. Il punto è che è un tipo di calciatore diverso dai suoi compagni di squadra, ed ovviamente avrà bisogno di tempo. Non è solo un problema di forma fisica, è anche un fatto tattico. La sua è sembrata un’«energia intrappolata»: alla fine della partita solo 16 tocchi, zero duelli aerei vinti, zero intercetti, zero dribbling, solo sette passaggi completati. Alla fine, Guardiola ha fatto spallucce. Ma deve stare attento, pronto a mettere Haaland nella condizione di incidere.