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Il continuo avvelenamento di pozzi in nome del presunto tifo per il Napoli

I rematori contro in servizio permanente. Oggi è Mertens, ieri il tabellone o il centro sportivo. C’è sempre un motivo per contestare

Il continuo avvelenamento di pozzi in nome del presunto tifo per il Napoli

Dammi tre parooooleeee sole cuore amoooooreeeee… L’estate, si sa, è il tempo del disimpegno, del relax, del “laissez faire”.

Le musiche sono leggere come la stagione.

Ma chi non ama la leggerezza, chi non ama il relax continua a fare la guerra tutti i giorni.

Tanti Don Chisciotte che “in nome del tifo”, creano argomentazioni surrettizie, continuano ad avvelenare i pozzi, disinformando, senza soprattutto mai, MAI, parlare di calcio, di terreno di gioco. Un bombardamento quotidiano di argomentazioni da “Novella 2000”.

Le truppe cammellate, della contestazione societaria, in servizio permanente effettivo, in questo periodo dell’anno, da ben oltre tre lustri, hanno ristorato le nostre orecchie con tanti motivetti ormai dimenticati, ma che è meglio ricordare ogni tanto: la guerra per il tabellone.

Sembrava che quell’accorgimento potesse fruttare al Napoli tra i 3 ed i 5 punti in più in classifica, imbarazzante.

Deprimente contestazione del “Lete in bianco” (du palle), valore di inerenza con il campo -79.

Il “meritiamo di più” dinanzi ai futuri idoli i cui addii scatenarono violente crisi isteriche. Solita “ignorantità” (cit.) che sgorga dai rubinetti delle patria della pizza.

Ma non sono solo canzonette, ci sono anche gli evergreen, che “Champagne” scansati. Il centro sportivo (che notoriamente vale 10/15 punti in più in campionato), la campagna abbonamenti, le amichevoli estive a pagamento, la scugnizzeria, che qualcosa sta producendo, ma il Napoli è molto forte, Bauru e Villa Fiorito sono lontane.

Potremmo continuare ma onestamente ci sfianca redigere “Il manuale del becerume a tinte azzurre” edizioni Pappone.

Il dibattito è solo su questioni extra-campo che valgono quasi zero. Certo se ci fossero sarebbe meglio. Ma è decisivo scannarsi per sapere se Ramadani ha ordinato un’insalata o una bistecca? E seppure avesse parlato di Koulibaly?

I calciatori sono industrie. Siete gli unici a non averlo ancora capito. I sentimenti conservateli per la famiglia.

Due parole per la soap opera estiva, vogliamo dirle. “Vacanze con Dries” è il “must” dell’estate napoletana 2022,

Il belga si gode la disoccupazione (si allega modulo richiesta Naspi), nonostante stia passando un’estate conteso dalle società più forti del pianeta:

Bali (no #A16), Messico (in Chiapas per esportare il sarrismo?), Anacapri, Marsiglia (di nuovo in coppia con Milik), senza dimenticare le “sirene sarrite” per ricostruire un giocattolo che per fortuna a Napoli la società, con colpevole ritardo, sta finalmente dismettendo.

A meno di colpi di testa del patron.

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