ilNapolista

Crosetti: non è vero che nel calcio il doping non esiste, è che nessuno ha voluto dimostrare il contrario

Su Repubblica. Il calcio non si mette mai in discussione. La pillola me l’ha data il dottore, avevo una pustola sul naso, ora è tutto a posto

Palomino, difensore dell’Atalanta, positivo a un controllo antidoping.

“Un ottimo mestierante di una squadra che da anni corre davvero molto”.

Lo scrive, su Repubblica, Maurizio Crosetti, in un commento dedicato al doping nel calcio. Qualcosa che torna sempre.

“La trafila è sempre la stessa, un po’ da commedia all’italiana: io non sapevo, io non volevo, era solo una pomata, era uno spray per i foruncoli, era un collirio. Il passato ci regalò perle surreali quando qualcuno diede la colpa a uno shampoo o alle troppe bistecche: sia come sia, di solito paga un atleta solamente, a volte insieme a un medico un po’ disinvolto, mai però che si cerchi qualcosa di più o che si vada un poco in profondità. Il sistema non gradisce, e ancora si fa scudo con una frase vecchia di decenni: nel calcio il doping non esiste. Falso. Ma nessuno ha saputo o voluto dimostrare il contrario. Un tabù assoluto”.

Nel calcio i controlli sono stati sempre “all’amatriciana, random”.

Il “clostebol metabolita”, la sostanza a cui è stato trovato positivo Palomino, è un’antica molecola che veniva usata nei laboratori dei dottor Stranamore in Germania Est. Crosetti ricorda il processo alla Juventus:

“Quando un club come la Juventus venne processato per doping, nessuno provò a capire cosa facessero gli altri e se certe pratiche fossero solo un sospetto. Il calcio è come il campionato, non si ferma mai, non si mette mai in discussione, è uno sport presunto innocente, mai potenziale colpevole. La pillola me l’ha data il dottore, avevo male al ginocchio, avevo una pustola sul naso, era solo un calmante, ora è tutto a posto, io sono una persona onesta. Zero a zero e palla al centro. Signor arbitro, si può ricominciare”.

ilnapolista © riproduzione riservata