Sconcerti: Mancini sembra disperato, non si mandano giovani in campo solo perché giovani

Sul CorSera. Troppi esperimenti. Un tecnico non può cavalcare l'onda giovane come fosse una dimostrazione di povertà che lo legittima. Non è così una guida 

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Mg Monchengladbach (Germania) 14/06/2022 - Uefa Nations League / Germania-Italia / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Roberto Mancini

“Adesso è tempo che anche Roberto Mancini faccia sapere quello che pensa sul presente e sul suo futuro”.

Lo scrive Mario Sconcerti sul Corriere della Sera. Troppi esperimenti, in questa Italia: il tecnico sembra molto più disperato di qualche mese fa. Nonostante abbia cambiato circa 40 giocatori, scrive, non è servito a niente. Tra Argentina e Germania l’Italia ha subito 8 gol e soprattutto ha tirato pochissime volte in porta.

“Deve decidere lui, ma anche noi capire di cosa abbiamo bisogno: se di uno sperimentatore, suggestivo e acrobatico, indubbiamente molto bravo e stanco, o della gestione tecnica e politica di una crisi di movimento. La sensazione è che si sia esagerato con i dilettanti allo sbaraglio. Quando si parla del pericolo di bruciare i ragazzi, si intende proprio questo, dare ai ragazzi responsabilità che sono nostre”.

Si è esagerato con l’immaginazione, continua.

“È stato giusto usare la maglia azzurra per tentativi così esasperati? Può avere impazienza la gente, non il ct di una grande Nazionale. Quello deve parlare di calcio”.

E di calcio, ieri, contro la Germania, se ne è visto ben poco.

“Gli esperimenti vanno fatti quando c’è dietro una grande teoria, altrimenti sono soldi, sentimenti ed energie buttate. Mancini adesso mi sembra abbia molta più disperazione di due settimane fa. È stato un crollo quasi cercato con cura, tenendo in pochissimo conto le conseguenze. L’Italia era magra e acerba, con problemi storici, ma adesso anche senza guida, mandata in campo giovane solo perché giovane. È uno sbaglio, lo sappiamo da tempo. Mancini è un tecnico, non può cavalcare con ingenuità l’onda giovane come fosse una dimostrazione di povertà che lo legittima. Non è così una guida. È un mestiere diverso. Il problema non è perdere, è perdere senza aver mai giocato. Ci dica perché”.

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