Sconcerti: «L’amore di Koulibaly per il Napoli ha un prezzo. La gente deve capire che il mondo è cambiato»
A Maracanà. «Il Napoli spende più di quanto produce, sebbene sia una società sana. I tifosi si lamentano ma nel calcio di oggi uno entra e uno esce, non si gioca in quaranta»

Roma 27/02/2022 - campionato di calcio serie A / Lazio-Napoli / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Kalidou Koulibaly
Il noto editorialista del Corriere della Sera, Mario Sconcerti, è intervenuto a Maracanà, su Tmw Radio, in relazione alla situazione in casa Napoli, sia relativamente ai contratti di alcuni calciatori rappresentativi che sul rinnovamento complessivo della rosa.
A Napoli ci sono «nubi», gli dice il giornalista. Le parole di Mertens dal Belgio, il rinnovo di Koulibaly, la situazione di Fabian…
«Ci sono discussioni, parole. Napoli ne produce sempre tante sul calcio. Non nubi. La novità è la riduzione di ingaggi che a quanto pare è necessaria. Il Napoli spende di più di quanto produce e, sia pure ancora nel lusso, perché il Napoli è una società sana, De Laurentiis è arrivato a questa decisione…»
Su Koulibaly.
«Il problema di Koulibaly è che anche lui è a un anno dallo svincolo, Ruiz lo stesso, e poi lo si sa da tempo che Fabian vorrebbe tornare in Spagna. Sono le normali evoluzioni del calcio, soprattutto oggi in cui si perdono tanti calciatori a costo zero. Quelli che si riescono a vendere con qualche entrata a volte vanno usati. Koulibaly non ha detto che se ne andrà, ha detto che se non ci sono accordi con la sua cessione andrà regolarmente in ritiro, ma è chiaro che il suo amore per il Napoli ha un prezzo, perché deve diminuirsi lo stipendio di due milioni di euro. Dovesse dire di no, non si dovrebbe dire che non ama Napoli. Io credo che la gente debba capire certe cose, comprendo i tifosi, ma il mondo sta cambiando, i costi stanno cambiando per tutti…»
C’è aria di rinnovamento…
«Sono successe alcune cose, Insigne se n’è andato e l’offerta non era assolutamente pareggiabile. Il Napoli non è una squadra vecchia: deve ancora avere la possibilità di Osimhen per un’intera stagione, Lobotka s’è affermato adesso. Forse Zielinski avrebbe mercato e non ha reso quanto doveva. La forza del Napoli quest’anno secondo me è stata rimanere più o meno la stessa squadra e non va rivoluzionata. Vanno aggiunte delle cose: per esempio, andasse via, va sostituito Fabian. Ma resta una grande squadra»
Questo vale «Specie in un mercato in cui per ora nessuno poi ha preso nessuno».
«Non si può dire che il Napoli sia indietro, c’è un momento di grande evoluzione… Se l’Inter prende Bellanova ed ha ancora Darmian la fascia destra è completa e quindi il giocatore che va sul mercato è Dumfries; se prendono Lukaku e Dybala è molto difficile che non ci siano una o due cessioni importanti. Poi dopo la gente si lamenta ma nel calcio di oggi uno entra e uno esce, non si gioca in quaranta. Soprattutto oggi quando le società devono finire in utile e l’Inter deve finire con una plusvalenza di sessanta o ottanta milioni di euro. La Juve deve ancora muoversi, il Milan ha perso Ibrahimovic, per infortunio, e Kessiè. È un mercato che deve ancora cominciare, anche se attraverso i giornali sembra che siano successe milioni di cose, quindi direi di aspettare…»