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Tonali: «Abbiamo vinto grazie alla fame. Zlatan? Dà sicurezza. Ci ha preso per mano come figli»

Alla Gazzetta: «La Serie B mi ha fatto bene: devi essere più forte degli altri per emergere. Appena sblocco il telefono chiamerò Gattuso»

Tonali: «Abbiamo vinto grazie alla fame. Zlatan? Dà sicurezza. Ci ha preso per mano come figli»
Verona 08/05/2022 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Milan / foto Image Sport nella foto: esultanza gol Sandro Tonali

La Gazzetta dello Sport intervista Sandro Tonali, uno dei giovani che il Milan ha saputo crescere ed aspettare. Uno degli artefici dello scudetto vinto quest’anno.

«La Serie B mi ha fatto bene, prendi calci e pugni a palla lontana. Gli avversari sono martelli, hai due strade: o essere mangiato o essere più forte degli altri per emergere».

Cosa ha avuto in più il Milan rispetto alle squadre concorrenti?

«La fame. C’erano avversarie più forti sulla carta, come l’Inter, ma nessuno aveva più voglia di noi. Ci abbiamo messo passione, cuore, emozione, valori. Così puoi arrivare ovunque: noi lo abbiamo dimostrato».

Su Ibrahimovic:

«Zlatan dà sicurezza, basta che ci sia. Vederlo seguire la partita in piedi in panchina vale più di mille gesti. Lui decide per sé e per noi, potrebbe starsene nel suo e invece è un campione che pensa prima agli altri: ci ha preso per mano come figli. Spero continui: alza il livello, è determinante in campo e fuori».

Parla di alcuni compagni con un cenno particolare a Maignan, che quest’anno ha sostituito Donnarumma.

«Se cercate Mike possibile che lo troviate a Milanello anche ora: ha una voglia matta di migliorarsi. Se io arrivavo un’ora e mezzo prima per fare terapie, lui era già lì. La prima volta che l’ho visto ho pensato: “Questo è enorme”».

Su Donnarumma:

«Mi ha scritto lui. Spero sia felice del nostro successo come io lo sono del suo. È andato a Parigi e ha vinto subito, sapeva che qui c’era un percorso da fare. Mattoncino dopo mattoncino abbiamo costruito la nostra vittoria».

Tonali resterà per sempre al Milan?

«Ridurmi lo stipendio per il Milan era stato il mio ultimo pensiero, come lo sarà il rinnovo. Perché è certo che io voglio stare qui, contratto dopo contratto. Sarebbe bello diventare una bandiera, ma non guardo così tanto oltre per scaramanzia. Sono così legato a questi colori da sapere che il mio prolungamento non sarà mai un problema, giusto che la società pensi prima ai compagni in scadenza che a me: ho già un accordo per altri quattro anni. Voglio essere l’ultimo dei pensieri».

Il messaggio più bello ricevuto e quello che manderà.

«Mia nonna che viene a San Siro per Milan-Atalanta non è un messaggio, ma un gesto che mi ha fatto felice. Il mio telefono è in tilt, appena lo sblocco chiamerò per primo Gattuso: so che è felice che il Milan sia tornato a vincere».

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