El Paìs e la sottile critica a Xavi: ora va bene vincere «giocando male»?
Il Barcellona ha vinto fortunosamente 1-0 sul campo della Real Sociedad soffrendo per 80 minuti. «La squadra ha festeggiato manco avesse conquistato la finale di Coppa dei Campioni»

Db Barcellona (Spagna) 17/02/2022 - Europa League / Barcellona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Xavi
Il Barça contro la Real Sociedad ha evitato di giocare a calcio e ha difeso il risultato, 0-1, come se stesse giocando una partita di Coppa. La squadra di Xavi ha l’ossessione per la classifica, appare sconvolta dalle ultime due sconfitte (una in Europa League, contro l’Eintracht, ed una in campionato, contro il Cadice), e ha paura di non centrare l’obiettivo Champions League.
La nuova versione del Barcellona di Xavi nell’articolo del Paìs. Il tecnico blaugrana, pochi giorni fa, aveva fatto discutere quando – mettendosi in relazione al Real Madrid – disse che quando s’allena il Barça non basta vincere, bisogna giocar bene. Provocando anche la risposta di Ancelotti che pungolato in conferenza stampa chiese “cosa vuol dire giocare bene?”.
Per El Paìs, l’atteggiamento di Xavi è cambiato: il fine, ora come ora, giustifica i mezzi.
Dopo aver sfoggiato per mesi stile e DNA, l’obiettivo è diventato quello di sopravvivere specie in stadi impegnativi come l’Anoeta e squadre forti come la Real Sociedad. È quello che va fatto quando si lotta per raggiungere il torneo per eccellenza in Europa. A fare differenza è stata una rete di Aubameyang. La Sociedad, fortunatamente per il Barcellona, è stata più clemente che mai. E la squadra di Xavi ha finito la partita dolorante, fatiscente, più fortunata che epica, difesa dalle parate di Ter Stegen.
Xavi, alla fine della partita, ha ripetuto più volte il mantra dei risultatisti. Ha rivendicato la vittoria, ha detto che quello che conta è che il tabellone la reciti. Come se tutto il resto non contasse nulla. In realtà – scrive il Paìs – non è sembrato un Barça diverso da quello visto con Cadice e Eintracht.
La tempesta è durata a lungo, il Barcellona ha resistito grazie ai miracoli (con le mani e con i piedi) di Ter Stegen e alla prestazione colossale di Piqué, che ha resistito fino agli ultimi minuti, sostituito da Lenglet. L’affidabilità del portiere ha permesso alla squadra di Xavi di tenere duro.
Il Paìs definisce la vittoria del Barcellona angosciante. Una vittoria che ha sfigurato e spersonalizzato la squadra, che ha festeggiato come se avesse conquistato l’accesso a una finale di Coppa dei Campioni. Certo, della Champions proprio non si può fare a meno, per prestigio e per denaro. E quindi va bene vincere nonostante si giochi…male.