“Mourinho dirà che non mi conosce e che non ho vinto nulla, ma non me ne frega un cazzo”. Il tecnico giallorosso: “Ha ragione, abbiamo detto qualche parola di troppo”
Dopo le accuse incrociati aggressione, a Bodo, un’altra bufera si abbatte sulla panchina della Roma. Che evidentemente durante la partita agente da agente disturbatore. La denuncia è di Walter Sabatini. Il direttore sportivo della Salernitana dopo il match ha parlato di “cose ignobili a livello sportivo. Mourinho dirà che non mi conosce e che non ho vinto nulla, ma non me ne frega un cazzo. Quello che succede quando si viene a giocare a Roma è inaccettabile”.
“Ogni decisione arbitrale contro viene contestata da tutta la panchina, che si alza anche per contestare una rimessa laterale. Cosa volete che faccia l’arbitro? Già è una categoria che ha una personalità blanda, poi vedendo queste cose è ovvio che invertano le punizioni, inventandole”.
“Chiedo scusa a Mourinho solo per averlo nominato – ha continuato Sabatini, che col tecnico giallorosso non ha evidentemente un gran rapporto – lui è un semidio, io un uomo. Io non ho vinto nulla ma leggo Hemingway e Pessoa, scrittore di casa Mourinho, e continuo a farlo. Mi curo anche della vita oltre al calcio. È un mondo invivibile e pieno d’arroganza“.
Mourinho per giunta ammette le intemperanze: “Per quello che è successo alla fine, hanno ragione. Per questo come responsabile della mia panchina mi scuso per qualche parola di troppo. Io non nascondo mai la verità, come fa qualche club o la polizia. Una persona della mia panchina ha detto a quella della Salernitana ‘tornate in serie B’. Loro non erano contenti e mi sono scusato. Per la gente civilizzata quello che succede in campo rimane in campo, non ci sarà nessuno ad aspettare qualcuno fuori per dargli un pugno”, ha concluso Mourinho, riferendosi ai fatti di Bodo.