La numero 7 era quella scelta da Lavezzi. E pure il Pocho scelse Udine per incantare la Serie A. Neres ha avuto un impatto da predestinato

Neres come Lavezzi, Politano e Kvara non sono più così intoccabili (Gazzetta)
Scrive la Gazzetta dello Sport con Vincenzo D’Angelo:
Di sicuro, David è un valore aggiunto di questo nuovo Napoli, l’uomo in più. Quello capace di cambiare le gare con una giocata pure a freddo, con un’accelerazione. Dopo la travolgente azione che ha propiziato l’autogol di Giannetti, David si è andato a prendere l’abbraccio dei compagni e del suo nuovo popolo in delirio. E in quello stesso istante ha capito anche lui che adesso comincerà una nuova vita azzurra.
La maglia numero 7 sembrava già un segno del destino. Era quella scelta da Lavezzi quando sbarcò a Napoli. E pure il Pocho scelse Udine per incantare la Serie A. L’impatto di David sul Napoli è stato comunque da predestinato: ingresso all’88’ al debutto col Bologna, subito scambio volante con Kvara, poi l’assist per Simeone.
Politano e Kvara non sono più così intoccabili, non di fronte alla voglia di emergere di Neres. Che sembra sempre essersi appena svegliato quando entra, ma poi è lui a suonare la sveglia. E a suonare gli avversari.
La pagella napolista di Neres
Il profeta David primeggia per dribbling, tiri e occasioni da gol. La gimkana sigillata dall’autorete bianconera è la reazione all’invettiva contiana a uso domestico dopo la Lazio: “Non abbiamo avuto qualità negli ultimi trenta metri”. Stasera, invece, la notte è Neres e bella. Un pensiero immancabile va al Che Kvara: la competizione con il profeta David, neoleader del campo largo a sinistra, può ridargli anima e colore. L’occupazione monocratica del potere logora eccome – 7,5