In tre anni il costo della rosa deve rientrare nel 70% dei ricavi. Per il club di De Laurentiis e le romane sarà già dura rispettare il 90% nel 2023-24
Il Corriere dello Sport dedica una pagina al nuovo Fair Play, che la Uefa ha annunciato ieri e soprattutto ai tempi che saranno necessari ai club italiani per adeguarsi alle nuove regole, che comunque devono ancora essere formalizzate con precisione. In linea di massima, in tre anni il costo della rosa deve rientrare nel 70% dei ricavi. L’Atalanta è già pronta, il Milan e la Fiorentina quasi. Il problema più grande si pone per Napoli, Roma e Lazio, per le quali sarà già dura rispettare il 90% per il 2023-24.
“Con le uniche eccezioni rappresentate dall’Atalanta (che sarebbe già pronta coi risultati attuali anche alla versione finale, più dura, del nuovo Financial Fair Play) e del Milan (che sarebbe pronto nei primi due anni, ma dovrebbe scendere nel terzo) le società che hanno partecipato recentemente alle competizioni europee sarebbero largamente fuori”.
“Che dire però di Inter e Juve oggi rispettivamente al 105 e 107 per cento? Del Napoli che viaggia sul 114% e della Roma che sfonda ogni limite arrivando al 131%?”.
La strada per i club di Serie A si presenta in salita.
“Bisognerà lavorare per la crescita dei ricavi, soprattutto valorizzando meglio i diritti televisivi della Serie A sui mercati internazionali, offrendo ai telespettatori un prodotto di qualità e lavorando sugli stadi”.
L’alternativa:
“stringere la cinghia, rinunciare ai campioni, diventare un campionato di secondo livello, più di quanto non lo siamo già, innescando una spirale di svalutazione del prodotto che produce ulteriori riduzioni dei ricavi”.