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Allegri: «La crisi del calcio italiano? Finché si mette la testa sotto la sabbia, sarà sempre così»

In conferenza. «Non si prende mai una direzione, si tende a vivacchiare. Non sono pentito di aver detto no al Real Madrid, mio figlio di 10 anni vive a Torino»

Allegri: «La crisi del calcio italiano? Finché si mette la testa sotto la sabbia, sarà sempre così»
Db Torino 06/02/2022 - campionato di calcio serie A / Juventus-Hellas Verona / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri-Paulo Dybala

Massimiliano Allegri è intervenuto in conferenza stampa per presentare la partita di domani contro il Bologna di Mihajlovic. Questo il resoconto della conferenza ad opera di Tuttomercatoweb.

Come arriva la squadra alla gara di domani?

Ci arriviamo bene, dopo una buona settimana di lavoro. Ci tengo a salutare Sinisa che domani purtroppo non ci sarà, gli auguro una pronta guarigione. Il Bologna sta bene fisicamente, ha fatto buoni risultati pareggiando a Milano, vincendo in casa e non è semplice da battere. Noi abbiamo bisogno di punti per consolidare il quarto posto.

Bonucci dall’inizio?

Sta bene, però devo decidere fra lui e Chiellini anche in vista della Coppa. Devo gestire le due partite, domani deciderò se scenderà in campo prima lui o prima Giorgio.

Coppa Italia?

Sarebbe stato bello andare avanti anche in Champions. Ma facciamo un passo alla volta, pensiamo al Bologna e al campionato. Ci sono sei partite di cui le ultime due sono con squadre dietro di noi. La Fiorentina ha il calendario migliore rispetto a chi è dietro di noi, bisogna fare attenzione e secondo me servono ancora 10 punti, minimo, per andare in Champions. Alla Coppa Italia penseremo da dopodomani.

Le italiane fuori dall’Europa tranne la Roma e niente Mondiali. Cosa vuol dire?

Vuol dire tanto e niente. Noi siamo passati per l’esaltazione post Europeo, sembrava che tutto fosse risolto. Altro conto però è vedere la realtà delle cose. Non è una questione tecnica ma generale. Basti vedere anche solo gli introiti del campionato italiano e quelli del campionato inglese. I problemi non è che vengono fuori in un giorno, ci sono sempre. In Italia spesso si mette la testa sotto la sabbia, finché non prendiamo una strada non possiamo sapere se sia giusta o sbagliata. In Italia si tende a vivacchiare, noi italiani poi siamo bravi ad arrangiarci, in modo estemporaneo troviamo il risultato giusto e quindi in quel momento ci diciamo che tutto va bene. Ripeto, non c’è un solo problema. Sono contento per la Roma e mi dispiace per l’Atalanta, quando vanno avanti le italiane è sempre bene per il calcio italiano. Bisogna cercare di fare meglio l’anno prossimo.

A che punto è la Juve rispetto ai programmi di inizio stagione?

Potremmo essere soddisfatti momentaneamente, però il quarto posto che era l’obiettivo della stagione dobbiamo ancora raggiungerlo. Sono dispiaciuto per la Champions e per la Supercoppa. Ma ci sono annate in cui magari non riesci a portare a casa un trofeo e dispiace molto, dall’altra devi vedere se hai messo le basi per programmare meglio il futuro. Quest’anno abbiamo iniziato un percorso insieme facendo buone cose, però ora non possiamo assolutamente valutare l’annata.

Arrivare terzi o secondi ulteriore certificazione della crescita rispetto all’anno scorso? Quali sono i segnali di crescita che ha intravisto

Ci siamo conosciuti con la squadra, con i singoli giocatori. Siamo in un momento cruciale della stagione perché dobbiamo raggiungere l’obiettivo minimo cercando di fare più punti possibile. Domani ci sono tre punti e da quelli non possiamo scappare.

Cuadrado ha rinnovato e come sta? Danilo deve riposare?

Il rinnovo di Cuadrado era automatico per le presenze, si è allenato, sta bene. Ho solo due centrocampisti, se giochiamo a tre qualcuno devo mettere, se giochiamo a due abbiamo Zak e Rabiot. Devo ancora decidere.

Dybala come sta? A Cagliari stava per toglierlo…

Sono stato fortunato ed essere fortunati è importante. Paulo sta crescendo molto di condizione, ha avuto un’annata travagliata fra infortuni e robe, sta bene lui come tutta la squadra. Mi aspetto tanto da tutti, dobbiamo fare più punti possibile per garantirci la posizione che abbiamo in questo momento.

C’è un feeling da ricostruire con lo Stadium viste le cinque sconfitte casalinghe?

Sono dati di fatto, dai numeri non puoi scappare. Bisognerà migliorare questi numeri sicuramente l’anno prossimo, perdere 5 partite allo Stadium incide in campionato e in Champions.

Rimpianti per non essere andato all’estero vedendo quanto successo in Europa, soprattutto il Real Madrid?

Assolutamente no. Sono tornato alla Juve molto contento e molto felice. Ho mio figlio di dieci anni che vive a Torino, è stata una scelta fatta anche per questo motivo. Oltre perché volevo lavorare ancora per la Juventus e fare quattro anni buoni per costruire qualcosa di importante, non ho assolutamente rimpianti perché mi ritengo molto fortunato. Sto facendo un bellissimo lavoro e sono a buoni livelli. Mi sono tolto delle soddisfazioni e cerco di togliermene altre assieme alla società con cui sto lavorando.

La stagione di Kean?

Ha fatto buone cose e gol importanti. In questo momento gli altri stanno facendo meglio, lui comunque è a disposizione e si fa trovare pronto.

Credete in Vlahovic capocannoniere? Domani gioca?

Lo spero, così farà dei gol e ci garantirà il posto fra le prime quattro. Domani giocherà.

Cosa aveva Nedved a Cagliari? Vi siete confrontati?

Credo che lui abbia fatto un’esternazione come capita spesso durante la partita. Difficilmente in tribuna uno rimane sempre fermo, la partita porta a muoverti. Non c’è nessun problema, stiamo lavorando bene insieme anche a Cherubini, Arrivabene e anche il presidente. Ci sono tutti i presupposti per finire l’annata nel migliore dei modi e iniziare la prossima ancora meglio.

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