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A sei giornate dalla fine il Napoli di De Laurentiis non è mai stato così vicino al primo posto

Sul Corriere del Mezzogiorno. Neanche nell’anno dei 91 punti: all’epoca era a -6. Naturalmente ora non c’è quella Juve di Allegri. Né l’Inter di Conte

A sei giornate dalla fine il Napoli di De Laurentiis non è mai stato così vicino al primo posto
Db Dimaro (Tn) 24/07/2019 - amichevole / Napoli-Cremonese / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Aurelio De Laurentiis

A Napoli non ci sarebbero motivi per deprimersi, in sostanza. È quello che si evince leggendo le colonne dell’edizione odierna del Corriere del Mezzogiorno. D’altronde nel 2018 tutti credevano allo scudetto ma a sei giornate dalla fine il Napoli era a -6. Oggi è appena a -2.

Il Napoli è a due punti dalla vetta, potenzialmente potrebbero diventare tre con l’eventuale vittoria dell’Inter a Bologna nel recupero. Non era mai accaduto di essere così vicini alla vetta nell’era De Laurentiis, nel campionato dei 91 punti allo stesso punto il Napoli era a -6 dalla Juventus.

La sconfitta di domenica resta pesante, ma le altre non volano.

Non c’è né la Juventus di Allegri né l’Inter di Conte, manca la squadra che domina il campionato. Milan, Napoli e Inter hanno avuto momenti d’oro, dove sembravano pronte a scappare ma nessuno l’ha mai fatto. 

Il Napoli ha dimostrato di essere capace di reagire agli schiaffi.

A novembre, dopo il doppio ko contro Inter e Spartak Mosca, l’infortunio di Osimhen e altri problemi reagì contro la Lazio, gli azzurri poi risposero alla sconfitta contro l’Atalanta battendo il Leicester. A San Siro contro il Milan l’immediato rialzarsi dopo la sconfitta subita dall’Empoli. Il 6 gennaio lo “sliding doors”, il 2021 era finito con la vittoria dello Spezia al Maradona, il Napoli era in piena emergenza, portò a casa un pareggio autorevole contro la Juventus. L’ultimo sprint dopo uno schiaffo è arrivato con i tre successi consecutivi contro Verona, Udinese e Atalanta che hanno riscattato la delusione contro il Milan al Maradona.

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