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Myers: «Razzismo? Nel 2018 l’Italia del calcio ancora discuteva se Balotelli potesse essere capitano»

A Repubblica: «Siamo indietro. Ci sorprendiamo quando un italiano di colore fa qualcosa di importante, lo sottolineiamo»

Myers: «Razzismo? Nel 2018 l’Italia del calcio ancora discuteva se Balotelli potesse essere capitano»

Su La Repubblica un’intervista all’ex cestista Carlton Myers. In carriera ha vinto un Campionato Europeo con la Nazionale, uno scudetto, una Coppa Italia ed una Supercoppa Italiana con la Fortitudo Bologna. Parla del basket italiano.

«Tutto quello che abbiamo visto dagli anni Ottanta fino all’argento di Atene 2004, è stato il meglio che il nostro basket abbia mai avuto».

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«C’erano uomini-squadra a cui i tifosi si legavano. Le piazze più calde spingevano i presidenti a investire. Le piazze erano la forza delle loro squadre. Ora dobbiamo sperare che Armani o Zanetti continuino a investire ancora. Per il resto vedo poco in giro. Le squadre cambiano molto, i tifosi non si affezionano. Eppure sprazzi di bel basket spuntano qua e là».

Myers è stato il primo e unico italiano di colore portabandiera in una cerimonia di apertura olimpica, a Sydney 2000. Gli chiedono a che punto siamo, in Italia, con la lotta al razzismo.

«Ci sorprendiamo quando un italiano di colore fa qualcosa di importante, lo sottolineiamo, come a dire “anche loro, adesso”. Nel 2018 l’Italia del calcio discuteva di poter dare la fascia di capitano a Balotelli. La stampa mi chiamò per un commento, come si fa davanti a un fatto eccezionale. In Spagna o in Francia non sarebbe mai successo».

 

 

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