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Kalulu: «Penso fin da piccolo a come essere un difensore moderno. Col Napoli era difficilissimo»

Il giovanissimo francese del Milan ai canali ufficiali del club: «Quando vado in campo non ho paure particolari. Posso ancora migliorare»

Kalulu: «Penso fin da piccolo a come essere un difensore moderno. Col Napoli era difficilissimo»
Db Napoli 06/03/2022 - campionato di calcio serie A / Napoli-Milan / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Victor Osimhen-Pierre Kalulu

“Col Napoli una partita difficile contro un avversario forte. Loro sono vicini a noi in classifica e questo dà un’importanza in più: è stato davvero bello ottenere questo successo”.

Ha parlato ai canali ufficiali del Milan Pierre Kalulu, sempre più importante per i rossoneri. Il giovane difensore francese ha tenuto a bada alla grande Osimhen nell’ultimo turno di campionato insieme al suo compagno Tomori. Per Pioli oramai è una certezza.

Cosa pensa del Milan?

Ho capito l’importanza di questa maglia e di questa squadra, la storia di questo club, che conoscevo ma non del tutto. Adesso so l’importanza che ha questa società in Italia e nel mondo. Ho imparato quanto è importante lavorare tutti i giorni per essere veramente competitivo in tutte le partite ed essere sempre pronto.

Adesso sta imparando a essere un difensore a 360°?

Penso fin da piccolo a come essere un difensore moderno. Quando ero al Lione, all’inizio della mia carriera, lo stile dell’allenatore e di tutto il club era incentrato sull’essere un giocatore a tutto tondo: tecnica, velocità, giocare con la palla ai piedi e leggere la partita. Non sono mai stato solo un difensore: giocavo una stagione come centrale, poi sei mesi da terzino e poi in un ruolo completamente diverso. C’è sempre stato il desiderio di essere un buon calciatore anche nelle giovanile. È così che vedo il ruolo del difensore in generale.

Nelle ultime settimane ha mostrato anche tanta personalità.

Quando vado in campo non ho paure particolari. Penso solo a giocare bene. Ci sono partite con più o meno importanza, ma per me sono tutte uguali. Quando lo stadio è caldo ti sveglia un po’, ma quando inizia la gara per me è tutto normale, penso solo a giocare come quando ero piccolo.

Ci racconta le sue caratteristiche?

Prima non ero velocissimo, ho lavorato su questo da quando avevo 15-17 anni. Adesso vado veloce ma posso ancora lavorarci su. Penso di essere più forte su tutti gli aspetti difensivi, ma posso ancora migliorare. In generale provo a essere a un buon livello in tutto, nell’aspetto difensivo e anche offensivo, nella velocità e nella visione di gioco.

Adesso c’è l’Empoli, che gara si aspetta?

Sarà una partita difficile. Siamo in casa, ma sappiamo che in Italia tutte le partite possono essere complicate. Lavoreremo in settimana per essere pronti per sabato.

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