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Il Guardian: Blessin al Genoa ha portato la calma piatta. Non tira in porta neanche in allenamento

Sette pareggi in sette partite. Come il dio Nettuno, non ha raddrizzato la rotta ma calmato le acque. Fin troppo. Il Genoa non vince da sei mesi

Il Guardian: Blessin al Genoa ha portato la calma piatta. Non tira in porta neanche in allenamento

Il Guardian ha messo gli occhi su Blessin. Ne ha fatto una specie di ritratto. Ha scritto che «il Genoa aveva bisogno di qualcuno per raddrizzare la rotta» perché a metà gennaio sembrava in balia delle onde del Mar ligure, aveva raccolto più allenatori che vittorie in ventidue giornate. Dopo Ballardini, esonerato a novembre con la squadra al diciassettesimo posto in classifica, è arrivato Shevchenko che in due mesi ha peggiorato ulteriormente la situazione. È in questo contesto che è arrivato Alexander Blessin promettendo un calcio “ad alta velocità”, “fatto di pressing e mentalità”. Una scelta singolare – scrive il Guardian – per un club italiano. I giornali hanno raccontato di un discepolo di Rangnick. D’altronde Blessin ha allenato le giovanili del Lipsia per otto anni prima della sua prima esperienza in Belgio, alla guida dell’Oostende.

(…) il suo impatto, piuttosto, è più simile a quello di una divinità. Nello specifico, Nettuno: il dio dei mari dell’antica Roma. Blessin non ha tanto raddrizzato la rotta, quanto calmato le acque. Del tutto. Sotto la sua guida, il Genoa ha giocato sette partite e le ha pareggiate tutte e sette. Calma piatta. Cinque partite sono finite a reti inviolate. Le altre due sono finite 1-1. Per capire la portata del fenomeno bisogna mettere da parte i vecchi cliché sul calcio italiano, considerato “difensivo”. Quest’anno in Serie A si segna tanto, quasi tre gol a partita in media, solo in Bundes si segna di più. E negli ultimi tempi si sono fatti avanti modelli differenti da quelli “classici”: ne è una prova Gasperini, ma anche l’Italia di Mancini. 

Il neo tecnico del Genoa, in una precedente intervista a Voetbalmagazine, aveva dichiarato che «ci sono diversi modi per fare pressione sull’avversario, possono variare molto tra una squadra e l’altra. Si parla di pressing ma c’è da definire il quando e il come. C’è chi organizza il pressing sulle linee di passaggio e chi si concentra sui calciatori. Si può scegliere di fare pressione sul portatore di palla, ma puoi anche chiudere il passaggio a campo aperto e intercettarlo». Bene, l’impressione del Guardian è che la sua squadra sia principalmente concentrata proprio su quest’ultima strada. Il Genoa ha una media di quasi 13 passaggi intercettati a partita in Serie A – più di tutti – ed è un numero in aumento. Contro l’Inter quindici giorni fa ne ha intercettati 17. A Bergamo domenica addirittura 21.

Il tutto in un contesto di profondo rinnovamento dei rossoblù, a partire dalla società – e dall’acquisizione di 777 Partners – passando per i calciatori: sono partiti i vecchi Pandev, Caicedo, Radovanovic e Behrami per far spazio a ​​Kelvin Yeboah, Silvan Hefti, Albert Gudmundsson, Nadiem Amiri e Morten Frendrup. Hanno recuperato dieci anni, in media.

È stato un successo?  Per il Guardian è “una questione di prospettiva”.

Il Genoa ha ottenuto dei risultati notevoli: fare punti con la Roma e con l’Inter, con la stessa Atalanta. Punti impensabili con Shevchenko. D’altra parte, questa serie di pareggi – ne manca uno per battere il record di tutti i tempi della Serie A – potrebbe non bastare per evitare la  retrocessione. Il Genoa resta a sei punti dalla salvezza. Non vince da sei mesi. Certo, non può essere colpa di Blessin. Né per quello che è successo prima di lui né per i buchi clamorosi della rosa.

Di certo il nuovo tecnico del Genoa è un personaggio interessante. Il difensore del Bologna Theate, che ha lavorato con Blessin all’Oostende, ha parlato sempre a Voetbalmagazine  dei suoi allenamenti, estremamente intensi.

«A volte abbiamo lasciato il campo perplessi. Nel corso di una seduta di allenamento non facevamo un solo tiro in porta»

Il Guardian si chiede se non sia proprio questo il problema: i giocatori del Genoa dovrebbero allenarsi a tirare in porta, visto che non segnano neanche con le mani. Ieri Frendrup, centrocampista centrale che giocava largo a destra, ha fatto un ottimo lavoro di contenimento. Però s’è pure divorato un gol a un quarto d’ora dalla fine, un gol che avrebbe cambiato la partita.

Certo Blessin sembra avere il buy-in dei supporters del club, che gli hanno dedicato dei cori alla fine delle partite. Il tecnico ha firmato un contratto fino al 2024 e le sue parole passate suggeriscono che non ha paura di un progetto.

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