Contro la Lazio è stato lui a metterci l’anima, nella squadra dove leader non è mai stato. L’assist per Fabian, la scelta intelligente (poteva essere doppietta)
Sul Corriere del Mezzogiorno un’analisi di Insigne firmata Monica Scozzafava:
Il capitano triste finalmente ha sorriso. Gol numero 118 in dieci anni, il primo su azione in questo campionato. Dopo sei rigori. Ha sorriso, ha esultato e probabilmente ha deciso: da questa nave non scende più, almeno fino a maggio.
Nel Napoli che rialza la testa alla fine di una settimana da incubo – brutte prestazioni a Cagliari e col Barcellona -, oltre la tecnica, l’anima ce la mette proprio Lorenzo.
Lo ha detto più volte: si è sentito poco amato e poco considerato nella città che gli ha dato i natali. Nella squadra dove tutto sommato leader non è mai stato, così come non è stato giocatore inamovibile per gli allenatori che si sono succeduti negli anni. Un gol e un assist per Fabian Ruiz, la scelta intelligente (non egoista, poteva essere doppietta) di guardare il compagno a una manciata di secondi dalla fine e passargli la palla della vittoria. Insigne esulta ancora e non vuole scendere dalla nave adesso. Prepara il finale nelle difficoltà di una stagione complicata e a Spalletti ha promesso di non risparmiarsi.