Il cantante a Libero: «Non credo saranno in grado di durare 50 anni, come noi Pooh, e fare gli stessi numeri».
Roby Fachinetti ha parlato a Libero ad una settimana dall’uscita del suo nuovo singolo “Se perdo te” della ripartenza della musica e della vita in generale dopo il periodo buoi del covid.
«Stiamo proprio uscendo fuori, da questo benedetto tunnel!».
Da bergamasco Fachinetti non tollera quanti negano l’esistenza del virus e i morti che ha causato
«È orrendo! Solo delle persone cattive posso- no sostenere tale tesi. In casa mia abbiamo avuto sette perdite e, in tutta Bergamo, non c’è una famiglia che non sia stata toccata direttamente o indirettamente dal Covid. Alcune persone hanno deciso di denunciare i negazionisti, e non posso che essere d’accordo con la loro scelta».
L’ex Pooh racconta che non è possibile “smettere di essere un Pooh” e che in 50 anni l’unico rimpianto è quello di non aver partecipato all’Eurovision dopo la vittoria di Sanremo nel 1990
«Al nostro posto andò Toto Cutugno, che vinse l’Eurovision ottenendo una visibilità pazzesca all’estero».
Oggi c’è chi fa carte false per l’Eurovision 2022, soprattutto dopo l’effetto Maneskin he ha fatto capire ai cantanti che la kermesse è una vetrina potentissima, che regala visibilità mondiale.
«I Maneskin sono molto bravi però non credo che la band sarà in grado di durare 50 anni, come noi Pooh, e fare gli stessi numeri».
Perché?
«Non tanto per loro: il fatto è che i tempi oggi sono cambiati. Noi abbiamo fatto qualcosa come 3mila concerti. Difficile che facciano lo stesso o che la band non si sciolga prima»
Sul suo futuro Fachinetti rassicura
«Il Grande fratello e L’isola dei famosi non fanno per me».
Impossibile una nuova reunion dei Pooh
«No. Senza Stefano d’Orazio e Valerio Negrini, poi, non avrebbe senso…».
