ilNapolista

Cori razzisti contro Maignan e Tomori, a Cagliari è quasi rissa. Pioli: «Impossibile non sentire gli insulti»

Sulla Gazzetta quanto accaduto al termine di Cagliari-Milan. Buu razzisti contro i due rossoneri e il Cagliari rimprovera Maignan

Cori razzisti contro Maignan e Tomori, a Cagliari è quasi rissa. Pioli: «Impossibile non sentire gli insulti»
Milano 29/08/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Cagliari / foto Image Sport nella foto: Mike Maignan

Il finale di Cagliari-Milan è stato abbastanza movimentato per l’ennesimo caso di razzismo allo stadio. I tifosi del Cagliari hanno rivolto cori razzisti a Maignan e Tomori. Al termine della partita si è scatenato un parapiglia generale. La Gazzetta dello Sport lo racconta nei dettagli.

Tutto è partito dall’esultanza finale del portiere rossonero, Mike Maignan.

“Al fischio finale il portiere esulta, e dalla curva rossoblù alle sue spalle si sentono i primi buu razzisti: Mike porta le mani sulle orecchie, senza sfida ma con orgoglio”.

Accanto a lui c’è Tomori. Abbraccia il compagno. I tifosi cagliaritani se la prendono anche con lui.

“peccato che per lui la curva rossoblù rinnovi gli insulti. Che si fanno più forti: Tomori porta l’indice all’orecchio, prova che le offese erano percepibili, e fa per attirare l’attenzione dell’arbitro. Allarga le braccia, le tv lo inquadrano con un’espressione incredula”.

Prima del match, fa notare la rosea, sul monitor dello stadio era stato trasmesso il video contro il razzismo preparato dalla Serie A: tra i protagonisti del filmato c’era anche Tomori.

Si scatena quasi una rissa.

“entrambe le squadre nell’area del Cagliari: una rissa sfiorata a cui partecipano tutti. I giocatori di casa sembrano rimproverare al portiere rossonero il gesto delle mani portate alle orecchie. Kessie si aggiunge alla difesa di Maignan (non è la prima volta che in Italia è vittima di episodi simili: successe anche nello stadio della Juve), Tomori resta in prima linea, Ibrahimovic fa lo stesso. Nel frattempo dal solito settore dei tifosi di casa sarebbero state lanciate verso il campo bottigliette d’acqua. Interviene anche Paolo Maldini, il d.t. rossonero che era sceso in campo nel finale per aggiungersi alla festa: abbraccia Tomori e cerca di sottrarlo al gruppone. Ibra si chiarisce con Keita, giocatori e staff vengono infine divisi. I rossoneri raggiungono i loro tifosi per la festa sotto la curva”.

Nelle interviste post partita è stato Pioli a parlare di quanto è accaduto.

«Mike mi ha detto che non è possibile sentire certi insulti, mi ha detto di averli ricevuti dai tifosi dietro la sua porta. E’ la prima volta che reagisce così, quindi qualcosa è sicuramente successo. E poi anche Tomori mi ha raccontato lo stesso. Certe cose non devono succedere. Mi dispiace perché nessuno merita alcun tipo di insulto. Questi poi non devono esistere e non possono essere accettati. Per questo alla fine c’è stata un po’ di confusione».

Anche il Milan ha preso posizione con un tweet:

«Oggi era la giornata contro il razzismo, ma abbiamo ancora molta strada da fare e dobbiamo farla tutti insieme».

Joao Pedro, invece, non ha sentito niente.

«Se ho sentito cori razzisti per gli avversari? No, veramente no. Non ho sentito niente. È un discorso delicato. Io ero a centrocampo, non ho sentito niente. Maignan a fine partita ha ricambiato le provocazioni, a fine partita siamo tutti un po’ più esaltati… Del mio pubblico mi sento in diritto di difenderlo, fin quando ovviamente non sento qualcosa».

ilnapolista © riproduzione riservata