Ha sbagliato ad andare al Psg, ha sottovalutato la concorrenza di Navas. “Non ha pensato che al Milan aveva raggiunto la serenità necessaria per parare”
L’elogio della povertà. Il pauperismo come orizzonte delle nostre vite. Il tiro a Donnarumma è ormai lo sport preferito dei nostri media che non si rassegnano al fatto che si possa firmare – anche da giovani – contratti milionari. La crisi di Donnarumma, o comunque le incertezze del portiere della Nazionale sono dovute ai troppi soldi. Ecco cosa scrive Libero:
Gigio Donnarumma è l’ennesima dimostrazione vivente che nella carriera di un giocatore sono decisive le scelte ancor prima delle prestazioni. Queste ultime sono spesso conseguenza delle prime, non il contrario. Il confine tra svolta ed errore è molto sottile, e per questo esistono gli agenti: dovrebbero consigliare i giocatori nei bivi decisivi, non solo in base ai soldi.
Al Psg ha sottovalutato la presenza di Keylor Navas.
Tutti sanno che il turnover nuoce alle prestazioni dei portieri, doveva saperlo anche Gigio, che invece non ha valutato il rischio, peccando di supponenza e superficialità.
Non ha valutato nemmeno che gli allenamenti per i portieri a Parigi sono di qualità inferiore rispetto a quelli di Milanello. Probabilmente anche gli allenamenti in generale, vista la nutrita presenza di campionissimi restii a sedute intense: inevitabile ne risenta di riflesso anche un estremo difensore. Non ha pensato che al Milan aveva raggiunto la serenità a cui un interprete della solitudine ambisce per tutta la carriera perché è la condizione necessaria per parare. Conta più quella che la tecnica, che ad alto livello è assodata. Si vede che non è tranquillo