Il terzino del Napoli in conferenza stampa: «Io sto bene, sono a disposizione. A Cagliari ho preso un brutto colpo ma ora è tutto ok»
Insieme al tecnico Luciano Spalletti, nella conferenza stampa pre-Barcellona c’è anche Giovanni Di Lorenzo, terzino destro del Napoli e della Nazionale italiana. L’esterno di Garfagnana è uscito al ventesimo minuto nell’ultima partita di campionato, a Cagliari, per una botta alla testa. Gli esami però non hanno evidenziato alcun problema, coi blaugrana al Maradona domani sera sarà regolarmente al suo posto.
C’è un Maradona gremito domani.
«Siamo carichi, sappiamo che affrontiamo una partita importante. Finalmente ritroviamo il nostro pubblico bello numeroso. Ci siamo preparati bene, siamo pronti. Non vediamo l’ora di scendere in campo»
Come stai dopo il colpo in testa? Ti trovi più a tuo agio da esterno a tutta fascia con una difesa a tre o da terzino?
«Per quanto riguarda la botta presa sto bene, è stato un colpo importante ma sono a disposizione e pronto a scendere in campo. Posso giocare sia con la difesa a tre che con la difesa a quattro. Vediamo, per me non fa nessuna differenza»
Come si affrontano gli attaccanti del Barcellona?
«Sappiamo che affrontiamo una squadra forte, con calciatori importanti. Hanno giocatori bravi nell’uno contro uno, dobbiamo prepararci a questo duello. Il calcio sta andando in questa direzione: quella dell’uno contro uno. Dovremo essere bravi a limitare le loro qualità e mettere in campo le nostre. Dobbiamo vincere, quindi anche noi da dietro dobbiamo cercare di essere propositivi ed offensivi»
Se capita, calci il rigore?
«A fine allenamento ci alleniamo sempre sui calci di rigore. Siamo pronti ma vogliamo vincerla prima, non arrivarci. Si verificasse questa possibilità allora sì: voglio batterlo»
Un’opinione sul Barça.
Sarà una partita difficile, abbiamo visto all’andata le loro qualità. Sanno fare questo possesso che costringe ad abbassarsi. Dobbiamo essere più coraggiosi e aggressivi per mettere in campo le nostre armi e non solo per limitare loro.
Come riempire l’area sugli strappi di Osimhen? All’andata ha crossato tante volte ma al centro non c’era nessuno…
Non deve essere Victor a fare i cross, dobbiamo cercare di accompagnarlo di più come squadra. È vero che all’andata come ho detto prima abbiamo sofferto un po’ il loro palleggio. Se vogliamo passare il turno dobbiamo vincere ed essere propositivi. Dobbiamo portare a Osimhen dei palloni più giocabili.
Come può aiutare l’esperienza della partita d’andata?
Li conosciamo un po’ di più rispetto all’andata. Dobbiamo rischiare di più la giocata, cercare di uscire da dietro. Sono forti quando hanno la palla ma anche quando devono recuperarla. Dobbiamo portare la palla con più facilità ai nostri attaccanti.
Gli infortuni sono tantissimi, quanto può influire aver preparato la partita in un modo e magari cambiare a causa di uno stop?
La partita non la prepariamo solo con gli undici che scendono in campo dall’inizio ma con tutta la squadra. Tutti sanno cosa fare, tutti sono a disposizione e sanno come affrontare le difficoltà.