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Vlahovic – «Commisso non può più spendere l’immagine del benefattore cui Firenze dev’essere grata»

Il Corriere fiorentino: «altro che del magnate innamorato del calcio romantico. Ha venduto ai rappresentanti di quel modello calcistico che a parole combatte»

Vlahovic – «Commisso non può più spendere l’immagine del benefattore cui Firenze dev’essere grata»
Mv Firenze 08/02/2020 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Atalanta / foto Massimiliano Vitez/Image Sport nella foto: Rocco Commisso

Il passaggio di Vlahovic alla Juventus ha smascherato Rocco Commisso. Ne abbiamo scritto noi ieri, oggi ne ha scritto anche il Corriere fiorentino.

Con la cessione di Vlahovic alla Juventus, diventa difficile per Rocco Commisso continuare a spendere l’immagine del presidente benefattore a cui tutta Firenze dovrebbe essere grata, né quella del magnate arrivato in Italia perché innamorato del calcio romantico per cui «i soldi non sono un problema» quando c’è da affermare un principio. Il volto di questa Fiorentina, dopo due anni e mezzo di gestione italo-americana, è ben più cinico, né più né meno di quello di molti altri club che hanno cambiato proprietà nell’ultimo decennio e che negli ultimi mesi sono stati al centro delle invettive del patron viola.

Nell’affare Vlahovic sono anche altre le questioni che stridono. La più evidente è la destinazione del calciatore, la Juventus che insieme all’Inter è stata colpita a più riprese negli ultimi mesi da Commisso, con parole forti e, come nel caso dell’intervista al Financial Times, perfino offensive. Quel modello calcistico che il proprietario viola ha scelto di combattere alla fine (dopo Chiesa) si è preso anche il pezzo più pregiato della Fiorentina con i tempi e i modi desiderati e senza troppe parole. Il club viola ha pensato a incassare. In fondo, si sa, «pecunia non olet».

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