Al CorSera: «Il campionato è pieno di simulatori. Tutti gridano e si mettono le mani sulla faccia anche se vengono sfiorati sul petto»
Sul Corriere della Sera un’intervista a Pasquale Bruno, ex difensore di Lecce, Como e Juve, bandiera del Torino, detto, ai suoi tempi, “O’ Animale”. Gli viene chiesto un parere sugli arbitri e sulle polemiche che spesso avvolgono il loro lavoro. I cattivi insegnamenti, dice, spesso vengono dall’alto.
«Prendete Mourinho: la Roma è settima e lui dà la colpa agli arbitri. Ma si può? E ora, se il Milan non vince lo scudetto, ha senso dare la responsabilità a Serra? Ha sbagliato, va bene, però c’è un limite a tutto. Meno male che Pioli ha avuto buon senso».
In Scozia, dove ha giocato, è tutta un’altra storia.
«Li adoro, hanno un’altra testa: niente chiacchiere e polemiche, semmai un bel tackle duro. Quello è calcio, guai a chi simula».
In Italia, invece, di simulatori ce ne sono parecchi. L’esempio è Bonucci, dice.
«Non li vedete? Tutti gridano e si mettono le mani sulla faccia anche se vengono sfiorati sul petto. L’esempio è Bonucci: in Italia fa quello che vuole, con la Nazionale lo hanno espulso in due minuti».
Sul suo passato da O’ Animale:
«Non sono pentito, eh… Ma a volte mi dico: forse qualche volta ho esagerato».
Se potesse, farebbe l’arbitro?
«Sì, mi piacerebbe: avrei il carattere giusto. E ammonirei subito tutti i simulatori, tanto li conosco uno per uno».