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Pasquale Bruno: «Bonucci è il simulatore per eccellenza. In Italia fa quello che vuole»

Al CorSera: «Il campionato è pieno di simulatori. Tutti gridano e si mettono le mani sulla faccia anche se vengono sfiorati sul petto»

Pasquale Bruno: «Bonucci è il simulatore per eccellenza. In Italia fa quello che vuole»
Db Torino 21/12/2021 - campionato di calcio serie A / Juventus-Cagliari / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Leonardo Bonucci

Sul Corriere della Sera un’intervista a Pasquale Bruno, ex difensore di Lecce, Como e Juve, bandiera del Torino, detto, ai suoi tempi, “O’ Animale”. Gli viene chiesto un parere sugli arbitri e sulle polemiche che spesso avvolgono il loro lavoro. I cattivi insegnamenti, dice, spesso vengono dall’alto.

«Prendete Mourinho: la Roma è settima e lui dà la colpa agli arbitri. Ma si può? E ora, se il Milan non vince lo scudetto, ha senso dare la responsabilità a Serra? Ha sbagliato, va bene, però c’è un limite a tutto. Meno male che Pioli ha avuto buon senso».

In Scozia, dove ha giocato, è tutta un’altra storia.

«Li adoro, hanno un’altra testa: niente chiacchiere e polemiche, semmai un bel tackle duro. Quello è calcio, guai a chi simula».

In Italia, invece, di simulatori ce ne sono parecchi. L’esempio è Bonucci, dice.

«Non li vedete? Tutti gridano e si mettono le mani sulla faccia anche se vengono sfiorati sul petto. L’esempio è Bonucci: in Italia fa quello che vuole, con la Nazionale lo hanno espulso in due minuti».

Sul suo passato da O’ Animale:

«Non sono pentito, eh… Ma a volte mi dico: forse qualche volta ho esagerato».

Se potesse, farebbe l’arbitro?

«Sì, mi piacerebbe: avrei il carattere giusto. E ammonirei subito tutti i simulatori, tanto li conosco uno per uno».

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