La Roma sarà in grado di reggere la rivoluzione che pretende il tecnico? Manca una figura come Maldini e Mou comincia a spazientirsi

“Roma, ma te lo meriti Mourinho?“. È questo il titolo del Messaggero di oggi. Forse lo Special One è troppo per questa Roma.
“Forse José è troppo grande per questa Roma. Nel senso: è un allenatore impegnativo, uno che ti costringe sempre a stare sul pezzo, alzando l’asticella, punzecchiando i giocatori e chiedendo rinforzi alla società. Anche se poi è sempre facile limitarsi alle richieste, un po’meno lo è incidere quando non piovono i soldi dal cielo”.
Il mercato dell’anno scorso è stato un mercato di reazione, principio accettato dal tecnico. Quello di gennaio sarà fatto da prestiti e cessioni di qualche calciatore poco funzionale. Il mercato decisivo sarà quello dell’estate, preparativo alla prossima stagione.
“Decisiva sarà la prossima sessione, quando capiremo cosa la Roma sarà in grado di fare, se potrà accontentare al cento per cento un allenatore, giustamente e per pedigree, così esigente. Mou per ora osserva, cerca di capire, ma probabilmente si è reso conto di aver sovradimensionato il contesto dove stava per venire a lavorare e aspetta risposte dal futuro, che dovrà essere migliore del presente”.
I giocatori sono meno forti di quanto pensasse, la rosa non è così larga. Certo, ci sono stati gli imprevisti legati al Covid e agli infortuni. Ma la domanda resta:
“La Roma sarà in grado di reggere una rivoluzione che lo Special pretende? Perché di questo si tratta: una rifondazione, costosa oltre il “mercato sostenibile””.
Una ricostruzione che dovrà essere finanziata dai Friedkin.
Il quotidiano si sofferma anche sull’aspetto societario.
“Al fianco di José c’è una persona, Pinto, che è alla prima esperienza italiana; ci sono poi i Friedkin che sono sempre presenti e questo è sicuramente un appoggio importante. Ma la società non può chiudersi in queste sole figure. Qualche mese fa, Mou, parlando del Milan aveva elogiato la figura di Maldini, come uomo di calcio capace di legare le due aree del club, calciatori e dirigenti. Nella Roma, questa figura, manca. E manca a Mou, che scalpita, smania, comincia a spazientirsi“.